Recensione su La marcia dei pinguini

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7 Dicembre 2013

Un documentario girato con professionalità e raccontato con leggerezza, nonostante la durezza di alcuni passaggi, grazie alla narrazione di un efficace Fiorello. Il mondo dei pinguini (e dell’antartide) visto da vicino, con gli occhi di un biologo che visse 14 mesi a sud del mondo.

5 commenti

  1. icarus / 20 Novembre 2014

    Io ho individuato proprio nella voce di Fiorello la nota dolente di questo film documentario, le sue vocine sono proprio irritanti ed inopportune a mio avviso. Trovo che l’edizione italiana sia stata fortemente penalizzata da questa scelta poco felice. Mi rendo conto tuttavia di essere in netta minoranza, il che non è poi così raro 🙂

  2. icarus / 21 Novembre 2014

    Ma dici così perchè lo hai visto o lo odi a prescindere? 😀

    • Stefania / 22 Novembre 2014

      @icarus: beh, perché ho visto il film, diverso tempo fa. Fiorello mi piace molto quando fa i programmi alla radio (rimpiango ancora tantissimo Viva Radio 2, per esempio), ma il doppiaggio non fa per lui, secondo me (vedi anche Garfield, che comunque non ho visto per intero, e, non me ne vogliano i fan del cartone, Dimitri di Anastasia). In questo documentario, poi, fa vocine e birignao per me davvero fastidiosi 🙁

  3. icarus / 22 Novembre 2014

    La penso come te, pur dovendomi basare essenzialmente su questa prova. Il doppiaggio è un mestiere serio che oggigiorno si improvvisa troppo frequentemente, con risultati spesso insoddisfacenti. Banalmente mi viene in mente un confronto con Bonolis in Earth, promossi il tentativo in quel caso; essendo lui un fuoriclasse dell’espressione orale il doppiaggio potrebbe forse rientrare maggiormente nelle sue corde. Fiorello lo considero un valido intrattenitore.

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