Recensione su La mafia uccide solo d'estate

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La mafia uccide solo d'estate
Regia:

Non il solito film di mafia. / 24 Febbraio 2017 in La mafia uccide solo d'estate

Il film di Pif non è per fortuna il solito film di mafia, perchè non amo particolarmente questo genere. E’ una commedia, amara e commovente per certi versi, ma sempre una commedia. Parla di vent’anni di storia palermitana raccontata dagli occhi di un ragazzo la cui vita è rovinata dalla mafia, ma non nel senso che si può immaginare. Ogni volta che cerca di far colpo su una ragazzina, succede qualcosa legata alla mafia che fa saltare (scusate il termine) i propri piani di conquista (tipo scrivere il proprio amore alla ragazzina sul marciapiede che salterà in aria nell’uccisione del giudice Rocco Chinnici).
Un film sull’importanza della consapevolezza, quella che spesso è mancata a molti giovani siciliani come me. Per il protagonista, complice la famiglia, la scuola e tutto l’ambiente, la mafia è come un’entità astratta, una leggenda, una favola da raccontare ai bambini.

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