idea ben sviluppata / 22 Febbraio 2014 in La mafia uccide solo d'estate
Interessante l’idea di girare un film in cui la mafia di Palermo è vista sotto gli occhi di un bambino che ne è sempre stato coinvolto, dalle persone con cui parlava, a quelle che intervistava da mini-giornalista fino agli spermatozoi del padre. Ancora più interessante è vedere come un signor conduttore del calibro di Pif porta sul grande schermo questa idea e la realizzi con un budget piuttosto striminzito. Questo film racconta della mafia nel ventennio nero (se così lo possiamo definire) di Palermo, con dramma e allo stesso tempo quel pizzico di satira che non sgarra. Film che si lascia guardare e gustare in tutto il suo contenuto sia nella prima parte del protagonista da bambino (che è tutto un flashback) sia nella seconda metà in cui il protagonista è adulto. Ci sono diverse scene d’impatto, specie, quella che preferisco, l’esplosione che c’è circa a metà-pellicola, sebbene le sparatorie si vede che sono realizzate a poco budget. Regia ottima, sceneggiatura discreta, recitazione buona, non sbaglia quasi nulla questo film… tranne una cosa, l’unica cosa che mi ha lasciato perplesso, ovvero il finale, perchè è tutto troppo veloce ed è assurdo come prima lei odi lui e poi lo ami a tal punto da fare un figlio. Insomma, finale realizzato qualitativamente bene, ma fin troppo spinto e pieno di interrogativi, anche se quest’ultimo dettaglio può essere trascurato dal momento che il film è per il 90% in chiave interrogativa. In conclusione film bello e interessante, che merita 7 stelle e due bei pollicioni in su. Da vedere.
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