La kryptonite nella borsa

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La kryptonite nella borsa

Dall'omonimo romanzo di Ivan Cotroneo. Napoli, primi anni Settanta. I Sansone sono una famiglia come tante e, proprio per questo, piena di peculiarità. Il piccolo Peppino, dieci anni, comincia a vedere il fantasma dello strambo zio che amava vestirsi come Superman e da poco deceduto; la mamma, Rosaria, cade in depressione quando scopre il tradimento del marito; un altro zio vive i ruggenti anni del glam.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: La kryptonite nella borsa
Attori principali: Valeria Golino, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti, Libero De Rienzo, Luigi Catani, Lucia Ragni, Vincenzo Nemolato, Massimiliano Gallo, Monica Nappo, Rosaria De Cicco, Antonia Truppo, Nunzia Schiano, Sergio Solli, Gennaro Cuomo, Carmine Borrino, Anita Caprioli, Fabrizio Gifuni, Ylenia Tiano, Pierpaolo Pollano, Gennaro Savarese, Luciana Zazzera, Mariagrazia Lanzilli, Flora Perretta, Anna D'Angelo, Assunta Donnarumma, Federico Colucci, Antonietta Carcatella, Francesca Golia, Diego D'Elia, Santa De Santis, Raffaella Imparato, Tamara Viviana Isler, Antonello Cossia, Gennaro Cassini, Parsifal Reparato, Natasha Magri, Giulia Pica, Michela Colonna, Giorgio Iovine, Tina Femiano, Mostra tutti

Regia: Ivan Cotroneo
Sceneggiatura/Autore: Monica Rametta, Ivan Cotroneo, Ludovica Rampoldi
Colonna sonora: Pasquale Catalano
Fotografia: Luca Bigazzi
Produttore: Francesca Cima, Nicola Giuliano, Viola Prestieri, Carlotta Calori
Produzione: Italia
Genere:
Durata: 98 minuti

Dove vedere in streaming La kryptonite nella borsa

Vedi Napoli e poi voli. / 2 Aprile 2014 in La kryptonite nella borsa

Sulla carta, carino. Sullo schermo, meh.
Chiariamoci: non ho letto il romanzo di Cotroneo da cui è tratto. Con “sulla carta”, intendo: “dal punto di vista delle premesse”.
Infatti, gli ingredienti per un bel racconto generazionale d’ambientazione rétro ci sono tutti: è lo sviluppo che interdice. Non c’è mai l’accelerata definitiva, i tempi si dilatano, non scatta “la situazione”. Dicesi “la situazione” quella scintilla narrativa e/o recitativa per cui il film in oggetto diventa speciale, un piccolo grande unicuum, da ricordare con piacere, magari da citare.

E dire che di materiale ce n’è, dal bambino (tenerissimo ma, a conti fatti, vagamente improbabile), messo da tutti tutti tutti da qualche parte, lontano, perché non disturbi (e lui… zitto. Ha solo un moto di ribellione, con la mamma, subito sedato), al superman filosofo, alla pletora di coloriti comprimari (troppi!) a cui viene affidato il ruolo di descrivere aspetti peculiari di una società che, forse dico forse, non c’è più.

Cotroneo ha la mania delle inquadrature “originali” (tante riprese dall’alto) e dei balletti “simpatici” (e gli zii che agitano le anche appena possono, e il sirtaki: boh?): ma perché? Troppe puntate di Fame, nella sua adolescenza?
Bella, ma, alternativamente anacronistica e/o eccessivamente stereotipata, specie nei dettagli d’ambiente (1973: tv gigante in cucina? Con telefono annesso? In cucina?!? Telefono in corridoio e tv molossa in salotto, in cucina al massimo una Mivar con l’antenna di fil di ferro, zitti, marsch!), questa Napoli dei primi anni Settanta, in cui, per fortuna, non ci sta sempre ‘o dramma camorristico e non c’è l’onnipresenza da cartolina di ‘sto beneamato sole e piove pure, oh! Punti a favore, in sostanza.
Ma non abbastanza.
Eh, Cotroné: c’aggia fa.

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10 Giugno 2013 in La kryptonite nella borsa

Una cosa bisogna dirla, però: il ballo Capotondi/de Rienzo, sulle note de “Lust for Life” di Iggy Pop, è fantastico.

18 Marzo 2013 in La kryptonite nella borsa

Risparmiatevi pure le vostre recensioni da inetti cinefili adoratori di James Dean, Quentin Trantino e Luis Bunuel, e provate per un momento a lasciar cadere il pezzo di stronzo che tenete tra il naso e la bocca. La bocca e tutta la parte inferiore del viso ritornerà ad assumere una posizione normale, da persone civili.
E’ chiaro che un film del genere non può nemmeno lontanamente essere paragonato a pellicole quali “Shining” o “Kill Bill” o “Casblanca”, non ci siamo proprio vicini.. ma dovete per forza darvi tante arie?
E’ un film semplice, senza troppe pretese (ed è giusto che sia così, e hanno fatto bene a fare così, mica come me**ate spacciate per film straordinari tipo “Avatar” o “Quasi amici”), che vuole raccontare a suo modo di una Napoli un po’ diversa dalla solita cinematografica, mafiosa e sporca.
A me è piaciuto, mi sono divertito e non ho rimpianto nulla.
Smettetela di fare i critici cinematografici, smettetela di criticare pellicole che non sareste nemmeno lontanamente in grado di produrre voi stessi.

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11 Settembre 2012 in La kryptonite nella borsa

Film sospeso a poco più della metà per manifesta inutilità.
Taccio sulla cover di “These boot are made for walking” che purtroppo ho sentito nel film.

Bella giornata / 7 Maggio 2012 in La kryptonite nella borsa

Oggi è una bella giornata: il pdl si è sciolto nelle urne. La pozzanghera untuosa e maleodorante che si è formata evaporerà presto.
Per questo eviterò di parlare di quanto è inutile questo film.