Recensione su La grande bellezza

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Lussuoso! / 28 Maggio 2013 in La grande bellezza

Non si può parlare di capolavoro, quello è più che palese, ma l’ultima fatica di Paolo Sorrentino, un regista che prova a fare bel cinema nel bel paese, non può di certo passare inosservata. Ciò, fortunatamente, sembra non stia accadendo, un pò per il notevole consenso ricevuto a Cannes, nonostante l’esclusione dal Palmarès, ma soprattutto per il notevole successo del pubblico pagante. “La grande bellezza” è un film lussuoso per gli standard della nostra produzione, ottimamente recitato da Toni Servillo e da un sorprendente Carlo Verdone su tutti, coadiuvati da un altrettanto ottimo cast e da una regia lenta, attenta alle attese, ma mai troppo stancante. E’ Roma la vera protagonista, il teatro delle lunghe, appunto lente, passeggiate notturne di Jep Gambardella, ma anche il luogo del disfacimento di una società pigra, festaiola, notturna e snob, dove fra un drink e l’altro, feste rumorose e mondane e trenini accompagnati dall’ultima Hit cafona di turno, ci conducono nel vuoto più assoluto, significativa la frase di Jep/Servillo: “I nostri trenini so i più belli di tutti, perchè non vanno da nessuna parte.” La lentezza è un personaggio invisibile in questo film, ma non rimane difficile accettarla, farla nostra, e il motivo sta nel fatto che dopo le chiassose baracconate sulle terrazze di una Roma inerme, festini squallidi fra divi, divetti, starlet più o meno note e vip falliti, quella calma imposta, forse, ci riporta ad una riflessione più che dovuta, su ciò che siamo, su ciò che siamo stati, su ciò che saremo, ma soprattutto su dove vogliamo andare.

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