Recensione su La fortuna di Cookie

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16 Aprile 2013

Film di una semplicità e una sensibilità uniche,ambientato nella cara periferia americana,oramai campo di studi antropologici da,bo,cinquant’anni; è la storia di Cookie,una simpatica vecchietta,che mentre parla con il fedele Willis,capisce che è arrivato il momento di raggiungere il marito,nell’Altro Mondo. Senza dire niente a nessuno,la fa finita. Ma la nipote,una spassosissima Glenn Close,non è disposta ad accettare una simile non curanza di buon gusto e pubblica decenza,così fa in modo che il tutto sembri un più accettabile delitto,peccato però che la bisnipote di Cookie,una ribelle Liv Tyler,non si fermi alle apparenze,come sarebbe auspicabile in un simile posto…questo film è una commedia,è romantico,è drammatico,fa emozionare,riflettere…davvero da non perdere,interessante anche il personaggio di Julianne Moore,sorella della Close e con problemi psichici..Liv Tyler riesce ad ammaliarti come al solito,anche senza chioma fluente ed orecchie a punta,segno che è una straordinaria attrice e basta!

10 commenti

  1. Presenza / 16 Aprile 2013

    mi hai incuriosito!lo guarderò

    • allan / 16 Aprile 2013

      Lieto di aver compiuto (forse) una buona azione :)…peccato che non abbia avuto il rilievo che merita,ma forse è meglio così,lo rende come un oggetto prezioso da scambiare con accuratezza…wow questo film mi rende oscenamente sensibile,basta XD..comunque in rete è un po’ difficile trovare il torrent se lo vuoi scaricare,io lo vidi in streaming ai bei tempi di “movideo” o come si chiamava XD

  2. Presenza / 21 Aprile 2013

    Alla fine non sono riuscito a scaricarlo del tutto.Si è piantato al 98% e non c’è stato verso che finisse. 😀 Era un film molto godibile, per me da 7 e mezzo.Ottimi attori, specie Glenn Close.
    Le uniche cose che non mi sono piaciute erano che all’inizio era un pò lento
    e poi che non mi sembrava verosimile che le operazioni investigative venissero prese così alla leggera, ma per il resto è un gran ben film!

    • lithops / 21 Aprile 2013

      Mi avere incuriosito, lo vedrò stasera.

    • allan / 21 Aprile 2013

      Quindi non sei riuscito a vederlo tutto? Comunque sì,in certi punti è un po’ lento, poi la superficialità delle indagini l’ho scusata per il fatto che il film è ambientato in una piccola cittadina, dove questi crimini non capitano spesso, quindi non si è abituati a rispettare i rigidi protocolli del caso…la parte che mi ha fatto scompisciare di più è quando Glenn Close cerca di chiamare amabilmente la vecchietta,e poi sbotta con un JEWEEL MAAEEEEEEE!! stile Crudelia De Mon XD!!

  3. Presenza / 22 Aprile 2013

    @bombus, scelta saggia, anche secondo me.

    Nel primo tempo del film vedevamo molte scene pixelate, o addirittura il video si fermava e l’audio andava avanti eheh.
    comunque si, bisogna anche dire che una volta le indagini erano meno
    “scientifiche”.
    Glenn Close è sempre una spanna sopra,hai ragione.
    Era bella anche la partita a scarabeo in gattabuia eheh.
    Diciamo che era evidente l’intenzione del regista di stemperare
    la tensione.Era una cosa voluta.
    Da una parte apprezzabile (permetteva scenette simpatiche), dall’altra
    smorzava un pò il conflitto.

    • lithops / 22 Aprile 2013

      Io l’ho visto in buona qualità, e devo dire che l’ho abbastanza apprezzato. Una strana commedia, in fin dei conti. L’unica cosa che non mi ha convinto del tutto è, diciamo così, il poco coraggio che questa volta ha dimostrato Altman. Sì, perché avrebbe potuto osare di più. C’è un po’ di critica al perbenismo della società americana, ma è annacquato; uno sguardo disincantato sulle ingiustizie e facilonerie della polizia, ma non va fino in fondo; c’è un accenno sulla società dell’immagine, della finzione, ma rimane solo un accenno. Si sarebbe potuto mescolare di più le carte, virare sul grottesco o sul melò caricaturale. Lo avrei preferito. Così rimane (IMHO) soltanto un film piacevole, niente di più.
      Ma, probabilmente, è soltanto una mia impressione. Per una volta Altman desiderava girare un film leggero leggero, rilassarsi, stemperare i toni., girare un film che lasciasse soltanto un retrogusto amarognolo appena percepibile. E va bene così.

      • allan / 22 Aprile 2013

        Verissimo quello che hai scritto…forse ha voluto concentrarsi di più sulla costruzione del finto omicidio, mi ha appassionato molto vedere come Camille riusciva ad incastrare ogni singolo tassello a favore della sua battaglia,e come questi con la stessa compattezza potevano caderle addosso!

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