La donna che visse due volte
/ 19588.4571 votiFilm tratto dal romanzo omonimo di Thomas Narcejac e Pierre Boileau. Un investigatore che soffre di vertigini assiste al suicidio della moglie di un suo cliente senza poter evitare la tragedia. Oppresso dal rimorso, cade in depressione e, qualche tempo dopo essere uscito dalla clinica in cui era ricoverato per via dello stress psicologico, incontra una donna molto somigliante alla suicida.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Vertigo
Attori principali: James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel Geddes, Tom Helmore, Henry Jones, Raymond Bailey, Ellen Corby, Konstantin Shayne, Lee Patrick, Bess Flowers, Alfred Hitchcock, David Ahdar, Sara Taft, Ezelle Poule, John Benson, Paul Bryar, Steve Conte, Fred Graham, Forbes Murray, Mostra tutti
Regia: Alfred Hitchcock
Sceneggiatura/Autore: Alec Coppel, Samuel A. Taylor
Colonna sonora: Bernard Herrmann
Fotografia: Robert Burks
Costumi: Edith Head
Produttore: Alfred Hitchcock
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Poliziesco, Thriller
Durata: 128 minuti
Dove vedere in streaming La donna che visse due volte
Questo film è, per me, l’ennesima dimostrazione che non conta il COSA, ma il COME.
A mio parere, infatti, la trama in sè del film è un po’ stupida.
E’ la narrazione, la regia di Hitchcock, a dare peso e sostanza alla storia, a trasformare una potenziale stupidaggine in un film inquietante che merita di essere citato tra i capolavori di Hitchcock, a fianco di Psycho e Gli Uccelli.
E’ un film che si presta a più interpretazioni, credo che sia quel tipo di film che colpisce e suggestiona gli spettatori in modo differente, a seconda del tipo di spettatore.
Personalmente, lo vedo soprattutto come un film sull’ossessione per il passato, la colpa e la morte.
Leggi tutto
Finalmente l’ho visto per bene e…. che genio Hitchcock!!
Che cosa dire? Prendendo spunto da un romanzo di Norcejar, Hitchcock realizza il suo ennesimo capolavoro, un film perfetto sotto ogni punto di vista, dove il tema del doppio è trattato ottimamente, tra realtà e onirismo, un film stilisticamente meraviglioso, ricercato nella fotografia(molto forte la contrapposizione tra una San Francisco splendente e l’oscurità che avvolge il convento spagnolo) e interpretato in modo sublime(sia James Stewart che Kim Novak riescono a trasmettere tutta la passione e l’abilità interpretativa che un attore dovrebbe possedere). Il finale poi è ancora una volta spiazzante(non so proprio decidere quale sia il migliore tra questo e quello di Psycho).
Un film che la critica distrusse ingiustamente a suo tempo, salvo poi rivalutarlo tanti anni dopo.
Leggi tutto
Dal graphic design di Bass alla teoria hitchcockiana sulla suspense, dalla straordinaria musica di Herrmann alla sgargiante fotografia di Burks, dalla cool blonde Novak all’eroe nazionalpopolare Stewart… Tutto racconta di un capolavoro del cinema, un noir dove tutti gli ingranaggi girano a meraviglia.
Una piccola analisi del fim, ricca di gustosi spoileroni, qui:
http://unvisionario.blogspot.it/2016/06/la-donna-che-visse-due-volte-1958-di.html
Leggi tutto
Ho un evidente problema con il romanticismo anni ’50, già “Intrigo internazionale” me lo dimostrò. Resta ferma una bella sceneggiatura e il colpo di genio di esplicare allo spettatore (e non al protagonista) le retrodinamiche prima del gran finale.