La croce di ferro

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La croce di ferro

Tratto da un romanzo di Willi Henrich, Das Geduldige Fleisch. Nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, un gruppo di soldati tedeschi, comandato dal colonnello Brandt e di cui fa parte il caporale Rolf Steiner, è impegnato a combattere sul fronte russo. L'arrivo del capitano Stransky, che ambisce a ottenere la Croce di Ferro, viene malvisto da Steiner, che fa di tutto per impedire che il suo superiore riceva la tanto agognata onorificenza.
schizoidman ha scritto questa trama

Titolo Originale: Cross of Iron
Attori principali: James Coburn, Maximilian Schell, James Mason, David Warner, Klaus Löwitsch, Vadim Glowna, Roger Fritz, Dieter Schidor, Burkhard Driest, Fred Stillkrauth, Michael Nowka, Véronique Vendell, Arthur Brauss, Senta Berger, Demeter Bitenc, Igor Galo, Katherine Haber, Wolf C. Hartwig, Wolfgang Hess, Sweeney MacArthur, Irfan Mensur, Hermina Pipinić, Robert Rietti, Dragomir Stanojević, Slavko Štimac, Mostra tutti

Regia: Sam Peckinpah
Sceneggiatura/Autore: Julius J. Epstein, James Hamilton, Walter Kelley
Colonna sonora: Ernest Gold, Ernest Gold, John Richards
Fotografia: John Coquillon
Produttore: Wolf C. Hartwig, Arlene Sellers, Alex Winitsky
Produzione: Germania, Gran Bretagna
Genere: Guerra
Durata: 132 minuti

Dove vedere in streaming La croce di ferro

Con Sam traballa tutto / 24 Ottobre 2016 in La croce di ferro

Peckinpah significa esplosioni, esplosioni, sangue e ancora esplosioni. Un film di guerra non poteva che essere terreno fertile per questo originalissimo regista, con tutta la sua soggettività e la sua tecnica spiazzante in grado di alternare – con grande nonchalance – sequenze memorabili a montaggi da prima media. War movie assordante, con la camera perennemente scossa da bombe e mortai, una dinamica narrativa che cambia marcia di continuo – qui un ralenti, là un fermo immagine – e le solide prove attoriali di Coburn, Schell e Mason.

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Peckinpah e la Guerra! Da vedere! / 11 Dicembre 2014 in La croce di ferro

Un grande film sull’assurdità e la violenza assoluta della guerra, in stile Peckinpah. Ai suoi tempi il film creò molte polemiche, perchè tutto è visto attraverso gli occhi di membri dell’esercito nazista allo sbaraglio in Russia. Generali anti-eroi, perdenti per definizione, combattono in una dimensione allucinata e sono pronti a tutto per salvare sé stessi o rincorrere le proprie inutili ambizioni. Un film sicuramente da vedere!

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1 Ottobre 2013 in La croce di ferro

Questo è quello che succede quando un regista come Sam Peckinpah si interessa del cinema sulla guerra: “Cross of Iron”.
La Croce di ferro un film sul fronte Russo, una pellicola con dei personaggi disillusi. Non sono buoni e neppure cattivi… I protagonisti della vicenda sono i membri di un reparto dell’Esercito Nazista. Il conflitto li ha logorati, gli eventi portano quelli che potrebbero essere etichettati come “cattivi” (poiché nazisti) a rivalutare le proprie posizioni. Non vogliono vincere, vogliono solo che la guerra finisca.

La Croce di ferro è un film profondo con personaggi altrettanto profondi e finemente caratterizzati. Prendete il protagonista, Rolf Steiner interpretato da James Coburn. Egli è un valoroso, un coraggioso, un soldato con le migliori qualità. La divisa è quella del III Reich ma fondamentalmente prima di essere un nazista, è un uomo con tutte le virtù e le debolezze ad esso collegate. Da notare come di nazista gli sia rimasta solo la divisa che indossa, infatti la guerra che combatte non è collegabile all’ultima fase della ricerca dello spazio vitale Hitleriano, il suo è anzi un combattimento personale quasi cavalleresco.
In un assalto, dopo un’operazione, uccide dei Russi trincerati in Crimea e salva un bambino Sovietico. Il cavalleresco e nobile Steiner ha un alter-ego, un nobile (in questo caso non d’animo ma di famiglia) Prussiano . Egli è, invece, il capitano StranskyI, ed è un vero e proprio arrivista. il suo obiettivo primo è la croce di ferro, un riconoscimento, un premio da aggiungere a quelli ereditati, un premio che non merita essendo egli un vile.
Oltretutto manca di qualsiasi umanità o di valore militare.
La croce di ferro non è solo un film di guerra, c’è spazio per i sogni dei nostri e non parlo della fine della guerra ma della creazione di una Germania migliore. VI è spazio per lo shock da bomba, uno dei motivi per cui non tanto nella seconda quanto nella prima guerra mondiale i soldati non combattevano più; all’omosessualità di alcuni soldati; la denuncia sia a un regime dittatoriale, agli eventi in corso e ai principi non più condivisi da una parte del mondo militare. Una bellissima parte è poi dedicata alle vicende che prendono piede in un ospedale militare, qui fra persone paralizzate, mutilate, pazze, si decide di riabilitare i soggiornanti pur non essendo riutilizzabili per la guerra. Il tutto condito dal ralenti.

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