Recensione su La classe operaia va in paradiso

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La classe operaia va in paradiso
Regia:

Il Paradiso quando ? / 8 Gennaio 2013 in La classe operaia va in paradiso

http://www.youtube.com/watch?v=ZkF2ZMfiDvw

Il film è molto profondo, tratta dell’Italia operaia.
L’Italia capitalista e anticapitalista ,la società degli anni ”70, il mondo degli operai e di uno in particolare. il protagonista è Lulù , soddisfazione e orgoglio del suo capo. Egli vive per/con/di (la) fabbrica. Lulù Massa (Gian Maria Volontè ), è un lavoratore che ha passato più della metà della sua vita a lavorare in fabbrica. Ha soli 30 anni.
Sopporta i ritmi infernali del suo lavoro, è il campione del cottimo, con questo mantiene non una ma ben due famiglie, oltre a permettersi dei beni che gli altri si sognano.
Certo, arriva distrutto a casa la sera, si aliena di fronte al televisore ma è soddisfatto della sua posizione.. finché un incidente gli fa perdere un dito. Da superoperaio, il primo della fabbrica, instancabile produttore passa a supercontestatore.
Perde. Perde tutto, primo fra tutti, il posto di lavoro. Poi l’amante. Di male in peggio, Lulù aderisce a quelli che sono gli ideali degli studenti, più decisi rispetto al sindacato della fabbrica dove lavora. Ma viene abbandonato anche dagli studenti, (il suo è un caso individuale e non di ‘classe).
Si ritrova solo. Fra pazzia e l’ultimo barlume di lucidità, grazie al sindacato che gli fa riottenere il posto di lavoro, torna in fabbrica. E’ segnato. Ma tornando in fabbrica, siamo sicuri che Lulù va in Paradiso ?

Note del Don.
Adoro Petri, il quale dirige un bel film, fortemente critico. Purtroppo però le scene di delirio e di grida del protagonista, rendono la pellicola alquanto pesante.
Non è il tema a mio avviso a rendere la pellicola pesante ma proprio le scene di grida di Volontè.

DonMax

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