La calda notte dell'ispettore Tibbs

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La calda notte dell'ispettore Tibbs

Dal romanzo di John Ball. Nella cittadina di Sparta, Mississippi, viene ucciso un imprenditore. Lo sceriffo Gillespie ha una brutta gatta da pelare, ma quasi per caso gli giunge in aiuto la collaborazione di un ispettore di polizia esperto in omicidi, Virgil Tibbs, capitato per caso nella dormiente città. Egli, però, è un uomo di colore e l'ambiente razzista di Sparta non è certo l'ideale per lui.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: In the Heat of the Night
Attori principali: Sidney Poitier, Rod Steiger, Warren Oates, Peter Whitney, Lee Grant, Anthony James, William Schallert, Scott Wilson, Larry Gates, James Patterson, Quentin Dean, Kermit Murdock, Larry D. Mann, Matt Clark, Beah Richards, Arthur Malet, Fred Stewart, Timothy Scott, William Watson, Eldon Quick, Jester Hairston, Stuart Nisbet, Khalil Bezaleel, Peter Masterson, Phil Adams, Nikita Knatz, Sam Reese, Jack Teter, Alan Oppenheimer, Clegg Hoyt, Buzz Barton, Mostra tutti

Regia: Norman Jewison
Sceneggiatura/Autore: Stirling Silliphant
Colonna sonora: Quincy Jones
Fotografia: Haskell Wexler
Costumi: Alan Levine
Produttore: Walter Mirisch
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Thriller, Poliziesco
Durata: 109 minuti

Dove vedere in streaming La calda notte dell'ispettore Tibbs

50 anni e non mostrarli / 10 Settembre 2017 in La calda notte dell'ispettore Tibbs

Un poliziesco con la P maiuscola questo film, veramente piacevole, ben fatto, ottimamente recitato e, soprattutto coinvolgente. Nella piccola città di Sparta in Mississipi viene trovato, di notte, il cadavere di un importante ed amato industriale locale. Il commissario Bill Gillespie (Rod Steiger) manda subito un suo uomo a controllare tipi sospetti: questo ritorna con un uomo di colore con il portafoglio pieno e vestito in modo distinto. Come detto, siamo in Mississipi, a fine anni ’60, e un nero non è certo visto di buon grado, e infatti, senza neanche interrogarlo, è sospetto. Ma non sanno che è Virgil Tibbs (Sidney Poitier) esperto della squadra omicidi di Philadelphia, con il grado di ispettore. Controvoglia, il locale sceriffo e l’ispettore finiscono per collaborare: subito sono evidenti le sue grandi capacità rispetto a quelle della polizia locale, che aveva già sbagliato sull’ora del decesso, tanto per cominciare. E continuerà a sbagliare, prendendo gente sbagliata. Pochi dalla parte del poliziotto di colore, ma tra questi c’è la moglie dell’industriale, che, dopo averlo sentito provare l’innocenza di un sospettato, vuole in tutti i modi che il caso sia risolto. Il forte senso del dovere di Tibbs si scontra con i locali, tutti sembrano avere qualcosina da nascondere, mentre l’odio nei confronti dei neri, non è certo un mistero. Insieme al capo, indaga, e, piano piano, l’odio che c’era tra i due si trasforma in rispetto. Ottima anche la parte finale, nella quale si scopre l’effettivo colpevole e c’è appunto la bella scena tra i due protagonisti. Un poliziesco che sembra non avere i 50 anni che in realtà si porta dietro. Storia credibile, personaggi molto ben delineati, perfetta la scelta dell’ambientazione e della stessa presenza di una persona di colore in quel contesto, ottime le musiche (la soundtrack è cantata nientemeno che da Ray Charles), tante le sorprese, e c’è pure tempo per divertirsi con un po’ di sarcasmo ottimamente inserito. Non sorprende quindi che questo film abbia sbancato agli Oscar, vale veramente la pena di recuperarlo!

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Un buon poliziesco / 11 Dicembre 2012 in La calda notte dell'ispettore Tibbs

Un buon film poliziesco, dalla trama forse non eccelsa, ma che tratta in modo efficace il triste tema della discriminazione razziale (un poliziotto di colore indaga su un omicidio in una cittadina razzista del Mississippi negli anni ’60).
Eccellenti Poitier e Steiger (premiato con l’Oscar) e perfetto lo sviluppo del loro rapporto, dapprima basato sul disprezzo ma infine evolutisi in amicizia e rispetto.
Sicuramente un bel film, ma il fatto che abbia vinto ben cinque premi Oscar fa un po’ pensare (soprattutto quando quello stesso anno era in lizza un capolavoro come Gangster Story), ma considerato il periodo (era stato appena assassinato Martin Luther King) ed il tema trattato, tutto sommato la scelta risulta comprensibile.

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