Recensione su La bambola assassina

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Il voto sarebbe un 5.5 / 29 Luglio 2020 in La bambola assassina

Remake o reboot della saga di Chucky non perfettamente riuscito.
Prologo in Vietnam dove un dipendente di un’industria di giocattoli viene ripreso dal suo capo e per vendetta hackera un bambolotto
tecnologico (in grado di collegarsi ai dispositivi della casa, simile ad Alexia) disabilitando i protocolli di sicurezza.
A Chicago una madre single, Karen (Audrey Plaza), decide di regalare al figlio Andy un bambolotto Buddi (quello di cui sopra) ma non avendo
soldi per comprarla, se ne fa dare uno di quelli scartati (se sono scartati ci sarà un motivo, n.d.r.). Al bambolotto gli dà il nome di Chucky e Chucky si affeziona subito ad Andy, fin troppo visto che Andy si sfoga con lui delle “cose che non vanno” e Chucky lo prende alla lettera.
Discreto reboot della saga di Chucky, il bambolotto tecnologico è inquietante ma il Chucky originale era di tutt’altra pasta; qua si
rischia a volte anche il ridicolo. L’idea era di modernizzare Chucky e mettere anche in guardia sulle tecnologie che controllano la
nostra vita ma il risultato non è granchè.

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