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Kurt Cobain: Montage of Heck

/ 20157.676 voti

Tutto qui? / 3 Luglio 2015 in Kurt Cobain: Montage of Heck

Un documentario su Cobain in cui non vengono mai citati i Sonic Youth e i Mudhoney e soltanto una volta i Melvins mentre invece ci si intestardisce su spezzoni di vita quotidiana con filmini di compleanni e feste private… insomma, va bene far vedere il lato umano ma si poteva fare di più mostrando cose un po’ più interessanti rispetto a Kurt mentre si lava o si rade la barba. Infine, la storia della ritardata e del tentato suicidio sui binari sono solo frutto della fantasia di Cobain, nel film invece sono mostrate come se fossero realmente avvenute.

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<3 / 30 Aprile 2015 in Kurt Cobain: Montage of Heck

Esattamente quello che mi aspettavo e che speravo di vedere. Un documentario sulla vita di Cobain che gli restituisce una dimensione umana, troppo spesso dimenticata quando si parla di questi “miti”. Senza romanzare troppo sulla sua morte che, come lui stesso diceva, non poteva che finire con il suicidio. Alla faccia dei complottisti. Ottime le animazioni dei suoi disegni e sculture e interessanti le interviste alla famiglia che si rende conto di non aver saputo dargli ciò di cui lui aveva bisogno. A me che lo amo non viene altro che da ringraziarlo per quanto mi ha dato da ascoltare da più di 20 anni ormai e per il resto della mia vita. P.S. ho provato a non piangere, ma credo di aver retto 7 minuti…

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Un uomo. / 23 Aprile 2015 in Kurt Cobain: Montage of Heck

Visto in prima assoluta al Bif&st 2015 di Bari il 21/03/2015.
Che dire? Tutti quanti nella nostra adolescenza abbiamo avuto il nostro periodo Nirvana, scandito da ribellioni, fughe dai doveri e dalla realtà, e spesso trovavamo le scorciatoie ai nostri pensieri anche grazie alla musica dei Nirvana. Non voglio ricordare Kurt come il bello e dannato. Come il poeta o il Jim Morrison di Seattle.
Kurt qui è un giovane ragazzo, sballottato da una famiglia (o così si fa per dire) che, con assoluta superficialità, l’ha tirato su fino a diventare un giovane adulto. Un ragazzo fragile che si ciba di musica e marijuana. Se ne trovano a milioni, ma Kurt ha avuto il pregio di riuscire a raccontarsi e, contemporaneamente a raccontare la storia di una gioventù americana post Reagan, provincialotta e annoiata.
Kurt è stato il simbolo di ognuno di noi, ma prima della fama, della droga, della depressione… lui è stato, semplicemente, un uomo.

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