Suzuran VS Housen / 25 Marzo 2013 in Crows Zero II

Tornano i ragazzi del Suzuran in questo capitolo che conclude la breve saga cinematografica che precede i fatti narrati nel manga “Crows” di H. Takahashi.

Ritroviamo le vecchie conoscenze del primo film: Genji, i “GPS” e tutta la banda di teppistelli che gli gira intorno.
Ritroviamo la violenza pura e sanguinaria che fa da sfondo alla nuova trama, che non prevede più scontri interni allo stesso Suzuran; la ferocia verrà riversata in massa sulle divise grigie ed impeccabili dei “pelati” dell’Housen, l’antagonista di Crows Zero II.

La storia questa volta si fa più seria.
I toni sono più duri e maturi; le gag demenziali ridotte all’osso, danno maggiore credibilità al tutto.

La vendetta e la rabbia repressa alimentano le vicende, senza esasperazioni.
Gli scontri corporali sono godibili, spettacolari, sempre piuttosto realistici.
Sangue, contusioni e pugni non mancano di certo.
Le risse sono all’ordine del giorno per i ragazzi del Suzuran, in perenne guerra civile per trovare la figura del “capo supremo”, fin ora mai eletto.

Elemento di sostanziale differenza con l’istituto Housen, che al contrario, ha sempre avuto un leader capace di unificare tutti gli studenti ed indirizzarli verso “uno scopo comune”, in questo caso la distruzione del Suzuran, nato da una disputa passata in cui il loro ex capo venne ucciso da uno studente del Suzuran.

I personaggi principali di Crows Zero II continuano a vivere nella loro perfetta caratterizzazione sull’onda del precedente lavoro di Miike, mentre le new entry vengono sviluppate con cura ed efficacia nonostante la scarsità del tempo. Ma simpatie ed antipatie non tarderanno a nascere anche questa volta.

Di spicco è senz’altro la mega-battaglia finale, ricercata per l’intero film, e sviluppata con dinamicità e una buona dosa d’adrenalina, in cui l’Housen verrà scalato come un videogame a livelli. Più si sale, più la difficoltà aumenta.

Nel suo complesso il film risulta più convincente rispetto al suo predecessore.
Un buon film che riesce a concludere degnamente questa piacevole ma breve saga.

Per una volta possiamo dirlo: un best seller, da oltre 40.000.000 di copie, ha ottenuto una degna trasposizione cinematografica!

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