14 Febbraio 2023 in Kung Fu Panda
Trama gia un po’ vista in altri film per bambini e non. Tecnicamente buono, e fa venire fame.
Trama gia un po’ vista in altri film per bambini e non. Tecnicamente buono, e fa venire fame.
una gioia per gli occhi. Animazione a 5 stelle.
Il primo film (ad oggi, di una splendida trilogia!) parte in 4 e mantiene il ritmo: divertente, riflessivo, drammatico e molto profondo. le ha tutte, queste qualità, di un cartone che deve essere allegro e saggio, per grandi e piccoli. E questo franchise Dreamworks mette tanta carne al fuoco, e la cuoce bene!
Adorabile Po, un validissimo sostituto di Shrek nel collettivo cinematografico, ma più tenerone e meno burbero, sempre impacciato e simpaticone!
Ottimo contorno di personaggi e grafica stupenda, un bell’8!
Film carino divertente e originale. Ma non c’ era proprio nessun altro che potesse doppiare po? Dovevano proprio prendere Fabio Volo? Ma poi con che criterio l’hanno scelto? Per quali meriti l’hanno premiato? Recitare non sa recitare, è una delle voci più brutte del cinema italiano, a parte il fatto che è famoso non mi viene in mente nient’altro. Ora, quanto ha avuto senso rovinare il film, per metterci un personaggio famoso? Ennesima scelta insensata della distribuzione italiana. Che una delle poche cose buone che faceva era il doppiaggio.
Sono rimasta piacevolmente stupita da questo film!
Di per sé non si tratta di una produzione particolarmente lunga, avrà sì e no due ore di durata, ma sono tutte ricche di risate dal primo all’ultimo secondo, persino nei titoli di coda!!
Eppure, riassumere questo film con una sbrigativa dicitura di “comico”, non gli rende decisamente giustizia, visto che gli si può trovare una morale anche parecchio profonda.
Probabilmente sono io che mi lascio particolarmente suggestionare da questa o quella frase pronunciata nel giusto momento di Pathos, ma ho trovato molti “insegnamenti” del film particolarmente azzeccati e profondi: sarà che lo spettatore deve crescere assieme al protagonista… sarà perché se non riesco a dare una profondità a qualunque cosa veda/senta/legga non sono contenta… fattostà che forse molti di noi dovrebbero fermarsi un attimo ad ascoltare seriamente gli insegnamenti di Shifu e del Maestro Oogway.
Insomma, film per bambini?
Assolutamente no.
Film che vuole dare un insegnamento ai bambini, questo sì, ma che anche i grandi dovrebbero guardare e ascoltare con attenzione e – forse – cercare di soffermarsi su ciò che IL Panda Ciccione vuole dirci veramente: tutti nel nostro piccolo siamo dei supereroi… abbiamo soltanto bisogno di imparare a credere nei nostri poteri.
Incalzata dalle voci che girano sul secondo episodio uscito da poco (sollecitate dal “vuoto” estivo?), sebbene il trailer mi avesse lasciato abbastanza dubbiosa, per via di qualche consiglio diretto da qualcuno che vale la pena ascoltare, e poiché appassionata di cartoons in crisi di astinenza, infine, mi sono risolta a vederlo. Conclusione: ok, salvato. Diciamo, grazioso, interessanti alcuni passaggi (anche pedagogici, sebbene la maggior parte un po’ scontati), decisamente divertente qua e là, forse l’intreccio non è particolarmente avvincente (e ho già concesso molto, perché a dire il vero è del tutto prevedibile, compreso il taglio dato ai personaggi: ma d’accordo nei cartoons un po’ di “genere” ci sta), e ammetto che non amo quei voli acrobatici e similia molto arti-marziali-in-versione-mitizzata (a parte la sequenza del maestro e di Po con il cibo), tuttavia non mi ha fatto “sbellicare”, entusiasmare, desiderare di rivederlo come l’Era glaciale, non mi ha incredibilmente sorpreso come Ratatouille e non mi ha affascinato e rapito come Christmas Carol (in cartone, in 3D). Ergo: continuo a essere scettica sull’idea di vedere il seguito; diciamo che probabilmente aspetterò l’uscita in DVD (alla fin fine segno di una “seconda scelta”, visto che sarebbe a portata di mano sul grande schermo).
Io ho riso.
E’ pure vero che molte situazioni sono scontate e che yoda ormai è un must su cui modellano tutti i maestri di arti marziali, per non parlare delle citazioni tarantiniane. Ma i dialoghi non sono scemissimi, mi hanno fatto ridere e il panda è disegnato molto bene, le anatre, babbo e postino latore di cattive notizie, sono la cosa migliore. Noto un certo coraggio nel non aver voluto banalizzare il tutto con una rivelazione finale della vera nascita di Po, della sua origine biologica, insomma si è quel che si è per come si è cresciuti, da chi ci ha cresciuti, non conta nulla il sangue, non c’è un destino inciso nei geni che si imponga sulle scelte fatte durante la vita, bella la scelta (anche se ho avuto una certa paura con la rivelazione della formula segreta). Quindi il discorso si fa coerente, anche il cattivo non è cattivo perchè ce l’ha nel sangue, e il maestro /abbo putativo ammette di aver amato troppo, di non aver visto, una piccolo accenno di complessità che tocca un totem dei cartoni, l’amore genitoriale.
Agghiacciante e molesto per le orecchie il doppiaggio di Fabio Volo, un vero insulto, e non capisco perchè non lasciare doppiare il panda al doppiatore italiano di J. Black, scelta fatta, a ragione, per tutti gli altri, che nei titoli di coda sono ignorati, non ci sono proprio, neppure citati, c’è solo l’abominevole Volo.
Strepitoso. Uno dei migliori film di animazione (mio giudizio personale), divertente e appassionante.
Bello l’inizio con la sequenza del sogno, splendide le sequenze di combattimento (Specialmente quella della fuga di Tai Lung dalla prigione) ed estremamenti divertenti tutte le scene con Po protagonista.
Il film più che essere una parodia del kung fu, è un omaggio al genere.
La morale del film: ognuno deve seguire il proprio destino (e i propri sogni) malgrado gli ostacoli che troviamo sul cammino…
Non ci sono citazioni.
Non ci sono voti.