Recensione su Kumiko, the Treasure Hunter

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“I only need page 95. It is my destiny. “ / 9 Settembre 2015 in Kumiko, the Treasure Hunter

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Quando ritrova sulla spiaggia una VHS consunta del film “Fargo”, Kumiko si convince che ci sia davvero un tesoro ad attenderla lì dove Carl/Steve Buscemi l’aveva sepolto. Solitaria e annoiata da un lavoro che non le dà soddisfazioni, la ragazza si precipita negli Stati Uniti con tutta la determinazione, il coraggio o forse semplicemente la disperazione di chi sa di avere solo una possibilità per riscattarsi. Una missione tutta sua, come fosse una prescelta.
E’ un film bizzarro, a tratti tenero, che esamina la solitudine e la diversità con delicatezza e soprattutto senza retorica. Il finale non poteva non essere altrettanto surreale ma lascia comunque un sorriso amaro.
Fotografia e recitazione di Rinko Kikuchi praticamente impeccabili.

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