Bussano alla porta

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Bussano alla porta

Andrew, Eric e la loro figlioletta Ewa stanno trascorrendo una vacanza in uno chalet isolato. Improvvisamente, la tranquillità della famiglia viene sconvolta dall'irruzione di quattro sconosciuti: Redmond, Leonard, Sabrina e Adriane prendono in ostaggio le persone nello chalet. Parlano di una imminente apocalisse e di una scelta terribile da compiere. Cosa succederà?
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Knock at the Cabin
Attori principali: Ben Aldridge, Jonathan Groff, Kristen Cui, Dave Bautista, Nikki Amuka-Bird, Abby Quinn, Rupert Grint, McKenna Kerrigan, Ian Merrill Peakes, Denise Nakano, Rose Luardo, Billy Vargus, Satomi Hofmann, Kevin Leung, Lee Avant, Odera Adimorah, Kat Murphy, Kittson O'Neill, Lya Yanne, M. Night Shyamalan, Clare Louise Frost, Hanna Gaffney, Monica Fleurette, Saria Chen, Mostra tutti

Regia: M. Night Shyamalan
Sceneggiatura/Autore: M. Night Shyamalan, Steve Desmond, Michael Sherman
Colonna sonora: Herdís Stefánsdóttir
Fotografia: Jarin Blaschke, Lowell A. Meyer
Costumi: Caroline Duncan
Produttore: M. Night Shyamalan, Ashwin Rajan, Marc Bienstock, Christos V. Konstantakopoulos, Steven Schneider, Ashley Fox
Produzione: Usa
Genere: Thriller, Horror
Durata: 100 minuti

Dove vedere in streaming Bussano alla porta

Un’occasione mancata / 27 Novembre 2023 in Bussano alla porta

Il film dura trentaquattro minuti. No, non come durata complessiva, che è di un’ora e quaranta minuti; intendo come durata della parte che vale la pena vedere. La prima mezz’ora è originale e lascia lo spettatore genuinamente incerto sul senso di quello che sta succedendo sullo schermo. Ma quando il primo personaggio muore, ogni sorpresa improvvisamente viene meno; e se guardando un film riesci a prevedere con successo non solo quali altri personaggi moriranno, ma anche in che ordine – beh, c’è davvero qualcosa che non va.

In film di questo genere gli autori possono scegliere due strade: quella dell’ambiguità, in cui gli avveimenti possono essere interpretati in chiave differente fin quasi alla fine (e a volte anche dopo la fine); o quella della grossa sorpresa, che arriva a stravolgere un finale che sembrava già scritto. Shyamalan sceglie la prima, ma senza molta convinzione: l’ambiguità per un po’ c’è ma è fiacchissima, ed è concentrata in buona parte in Dave Bautista, la cui mole minacciosa sembra in contrasto stridente con le maniere gentili. Peccato: un’occasione mancata.

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ritorno alla mediocrità per MNS / 3 Agosto 2023 in Bussano alla porta

premetto che sono un grande fan di MNS e lo ho sempre supportato anche quando era praticamente fuori dal grande giro di Hollywood causa disastri vari al botteghino. Ho sempre apprezzato ogni suo film malgrado le critiche ed ho sempre acquistato ogni sua opera in home video. Ma quest’ultimo lavoro ahimè è un grande passo indietro nella sua cinematografia. Arrivare alla fine è davvero diffcile, un film soporifero e scontato che non ha niente da offire allo spettatore. in una storia che non ha niente di interessante ne trasmette qualcosa in termini di emozioni e colpi di scena. Peccato

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Compito ben eseguito / 2 Maggio 2023 in Bussano alla porta

Film di Shyamalan, da Shyamalan, in pieno stile Shyamalan

Mi è mancata quella ciliegina sulla torta finale, quel “qualcosa” in più nel film. Come invece ho trovato in altri suoi film (The Village, The Visit, Sign…e ovviamente il Sesto Senso)
Però il film è bello, ti tiene li e ti fa riflettere su ciò che stai vedendo.
Molto bravo Bautista, va sottolineato.Perfettamente a suo agio in una parte che mi ha ricordato molto quella di Michael Duncan / John Coffey ne Il Miglio Verde

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Wow! / 18 Aprile 2023 in Bussano alla porta

Niente da fare… Shyamalan colpisce sempre duro.
I suoi film sono strani, talvolta inspiegabili e contorti, ma ti lasciano li con i pensieri scombussolati, senza capire se sia stato un bel film o no.
E anche qui, poi, realizzi la grandezza di cio che ha creato.
Bello bello, sconvolgente e riflessivo.
Vedetelo.
Voi che avreste fatto all fine?

Ps: quello era Rupert Grint?! Non si riconosce!!!! *_*
7/10.

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18 Febbraio 2023 in Bussano alla porta

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Tratto dal romanzo di Paul Tremblay “la casa alla fine del mondo” (che leggerò non appena avrò finito la lettura di questi giorni) è un film che sembra partire come il più classico degli home invasion ma che poi nel suo proseguio si trasforma in una pellicola dai forti contenuti morali e sociali, un film che pone lo spettatore davanti a tanti dilemmi, a cosa si é disposti a sacrificare per salvare l’umanità intera, ci si domanda se questa intera umanità meriti davvero di essere salvata, se noi ci riteniamo superiori e più meritevoli di vivere rispetto a un’altra qualsivoglia persona, se avremmo dei sensi di colpa davanti a drammi causati dalla nostra volontà di non scegliere.
Devo dire che si tratta di un film di notevole impatto per me, un vero pugno in faccia, molto simile a “e venne il giorno” ma con molta più suspense e molto più coinvolgimento emotivo a mio modesto parere.
Gli ultimi trenta minuti sono per me i migliori, tesi ma soprattutto bellissimi, permeati di disperazione ma anche di amore e speranza(ed è grazie a un sacrificio d’amore che l’umanità riesce a sopravvivere).
Shyamalyan si conferma per me regista di indubbio talento, le sue inquadrature sono fantastiche così come ottima è l’interpretazione di tutti gli attori, Bautista su tutti.
Ho letto che il finale è stato totalmente cambiato rispetto al romanzo(e sono davvero curiosissima di leggere come la storia sarebbe dovuta andare a finire).
Ancora una volta il regista indiano fa riflettere sulla natura umana e le sue sfaccettature. Per me un film più che buono.

P.s. con “quella casa nel bosco” non ha nulla a che vedere, sono totalmente diversi per me.

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