Le origini del cinema 
Spaghetti Western 
Cinema & Resistenza 
NOMINATION OSCAR 2023 Rick è uno scrittore e un uomo inquieto, in continuo movimento tra Las Vegas e Los Angeles, alla ricerca di sé stesso e dell'amore, dilaniato dal rapporto difficile con il fratello e il padre. Durante i suoi spostamenti, intreccia relazioni con sei donne profondamente diverse.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Knight of Cups
Attori principali: Christian Bale, Cate Blanchett, Natalie Portman, Brian Dennehy, Antonio Banderas, Freida Pinto, Wes Bentley, Isabel Lucas, Teresa Palmer, Imogen Poots, Peter Matthiessen, Armin Mueller-Stahl, Cherry Jones, Patrick Whitesell, Rick Hess, Michael Wincott, Kevin Corrigan, Jason Clarke, Joel Kinnaman, Clifton Collins Jr., Nick Offerman, Jamie Harris, Lawrence Jackson, Dane DeHaan, Shea Whigham, Ryan O'Neal, Bruce Wagner, Jocelin Donahue, Nicky Whelan, Fabio, Joe Manganiello, Thomas Lennon, Joe Lo Truglio, Beau Garrett, Katia Winter, Jelly Howie, Nick Kroll, Slavitza Jovan, Madeleine Wade, Christie Beran, Sarah Kaite Coughlan, Miranda Jewel, Ben Kingsley, Chéri Ballinger, Elena Caruso, Adrienne McQueen, Valiant Michael, Hazuki Kato, Nikki Magnusson, Tamara Belous, Tara Beaulieu, Jaime Gallagher, Stephen D'Angelo, Magali Widmer, Mena Lovin, Emely von Oest, Leni Rico, Dean Bruni, Allison Ott, Dan Harmon, Theo Bongani Ndyalvane, Melissa Haro, Raquel Zimmermann, Jessica Farrow, Halle Arbaugh, Sergei Bodrov, Kelly Cutrone, Mostra tutti
Regia: Terrence Malick
Sceneggiatura/Autore: Terrence Malick
Colonna sonora: Hanan Townshend
Fotografia: Emmanuel Lubezki
Costumi: Jacqueline West, Tom Macdonald
Produttore: Sarah Green, Ken Kao, Nicolas Gonda
Produzione: Usa
Genere: Drammatico
Durata: 118 minuti
Avevo iniziato a vedere questo film incuriosito dalla presenza di christian bale( e natalie portman che non dispiace) ma dopo 30 minuti di noia e confusione non ho più resistito.Fin dall ‘ inizio parte in modo molto confuso e e frammentato,l’idea del regista vorrebbe essere quella di raccontare il vero “IO” del protagonista,beh direi che gli è riuscita molto male.
Se Martin Scorsese richiama alla mente il miglior Schumacher, capace di inanellare 70 giri di pista ad alti livelli e realizzando il giro record tanto al primo quanto all’ultimo giro, questo Malick ricorda il peggior Jacques Villeneuve che dopo le fiammate di personalità e carattere giovanili si è spento andando a spasso per la pista come un nonnino la domenica mattina diretto in chiesa.
Un altro pilastro che si sgretola purtroppo.
La frammentazione e decostruzione narrativa tratteggia lo smarrimento creativo del cineasta texano, in una formula annacquata che affoga nel pretestuoso e vacuo, finendo egli stesso per sgretolare il suo cinema facendolo divenire del tutto trascurabile.
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