Jappo-Pixar / 22 Febbraio 2019 in Kitbull

Con Kitbull di Rosanna Sullivan, prosegue il progetto Sparkshorts della Pixar dedicato agli autori emergenti dei famosi Studios di animazione statunitensi.
Di questo corto animato in computer graphic ho apprezzato molto la contaminazione estetica fra i codici occidentali e quelli orientali (una tendenza che mi pare si stia affermando definitivamente proprio in questi ultimi tempi, vedi la shortlist dei corti animati selezionati per gli Oscar 2019: https://www.nientepopcorn.it/notizie/oscar-2/oscar-2019-shortlist-corti-animati-68073/).
Il character design e l’animazione dei due animali protagonisti, quella del gattino in particolare, mi sembra quantomai desunta dalla tradizione animata giapponese: poche linee essenziali per definire il personaggio, caratteristiche fisiche esasperate (occhi grandi per il protagonista “piccolo”, occhi minuscoli ma estremamente espressivi per il personaggio “grande”), movimenti parossistici… Azzardo e, sicuramente, sbaglio, ma -a livello tecnico- mi sento di accostare concettualmente questo lavoro a quello di un autore come Masaaki Yuasa e ai suoi esperimenti ipertrofici (The Tatami Galaxy).
Lo sviluppo narrativo del corto è abbastanza prevedibile, ma è così ben congegnato e si sposa tanto bene con il progetto grafico generale che smuove senza difficoltà le emozioni elementari (empatia, rabbia).

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