Brutto come il sequel / 27 Novembre 2017 in Il collezionista

Qualche tempo fa avevo visto, inconsapevolmente, il sequel di questo film, trovandolo piuttosto scarso. Questo primo film sul poliziotto-psicologo Alex Cross (un seppur bravo come sempre Morgan Freeman) è purtroppo un film veramente scarso, che ha soprattutto il difetto di buttare al vento una trama potenzialmente interessante: infatti Cross si reca ad indagare in Carolina del Nord sulla scomparsa di sua nipote, e viene subito informato che c’è un rapitore. Piano piano Cross elabora la sua teoria, ma il più grande indizio arriva quando una donna (Ashley Judd) riesce a scappare. Per tutto il film ti aspetti chissà cosa, invece è il classico thriller senza ispirazione tipico degli anni ’90 (dove apparte qualche capolavoro assoluto, è davvero uscito poco o nulla degno di nota poi), che cerca di risollevarsi mettendo in scena situazioni che diventano via via sempre più scontate e prevedibili. Mah, a me sto Alex Cross e compagnia, non mi convince proprio….nemmeno se c’è un grande come Morgan Freeman.

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