Il futuro è incerto / 16 Luglio 2014 in Kids Return

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Film del 1996, in parte autobiografico. Kitano, dopo la parentesi demenziale di Getting Any?, si butta sull’adolescenza e sul futuro. Per farlo ricorre ad un’atipica storia d’amicizia.
Kids Return è il racconto di due bulli, Shinji e Masaru, che cercano di costruirsi un futuro nel mondo esterno, visto anche il loro pessimo rapporto con la scuola.
Masaru proverà a diventare uno yakuza, mentre Shinji cercherà la sua fortuna con la boxe. Entrambi, per via del loro carattere e dello spirito di ribellione che li contraddistingue, falliranno miseramente nei loro nuovi “percorsi formativi”.
Kitano traccia in questa sua pellicola una morale pessimista nei confronti della gioventù giapponese. In quello che sembra un semplice doppio racconto di crescita, appare visibilmente una descrizione quasi spietata di un’adolescenza senza disciplina e senza un futuro ben definito. Ma critica anche l’assenza di una guida efficace che possa seguire ed indirizzare (la scuola, che dovrebbe insistere ed aiutare i ragazzi, non mostra alcun interesse a “salvarli”).
Tutto si chiude oltretutto in un nulla di fatto. La ripetizione del ciclo sembra voler ancorare questa situazione in maniera definitiva. Ma l’ambiguità del finale (non sappiamo con certezza cosa succederà a Masaru e Shinji) permette anche di lasciare aperto un piccolo spiraglio e nutrire così qualche speranza.

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