L’aeronautica non porta fortuna a Miyazaki / 2 Novembre 2015 in Si alza il vento
A mio parere, l’aeronautica non porta fortuna a Miyazaki. Dopo la parziale delusione di Porco rosso, un altro film che non mi sembra all’altezza della fama del maestro. La trama scorre monotona, senza il minimo guizzo, complice anche l’imperturbabilità davvero eccessiva del protagonista. Ci sono tratti in cui subentra la noia – e la durata non aiuta. La vicenda amorosa, che teoricamente avrebbe dovuto vivacizzare quello che altrimenti sarebbe rimasto un capitolo di storia dell’ingegneria, è di un patetismo ottocentesco piuttosto scontato. Dei problemi etici del film si è parlato a lungo. Non c’è infine quasi nulla della visionarietà che siamo abituati ad associare ai film di Miyazaki, a parte forse i sogni frequenti di Jiro. Restano solo gli effetti visuali, spesso originalissimi, a ricordare che questa è l’opera – l’ultima, purtroppo, a quanto pare – di un maestro. E sospetto che sia per omaggiare il ritiro del maestro che la critica si è mostrata un po’ troppo generosa nei confronti di Si alza il vento.

Accidenti no, Porco Rosso un film “non all’altezza della fama del maestro”? E’ uno dei migliori, secondo me! E pure ‘Si alza il vento’ ha la sua poesia, è un lavoro forse minore rispetto ai suoi capolavori, ma la zampa di Miyazaki c’è eccome 😀
Non ho ancora visto Si alza il vento, ma non si può dire che l’aeronautica non porti fortuna a Miyazaki, visto il nome scelto per lo Studio Ghibli 😀 (cfr. http://bit.ly/1MuV7Uq )
Scherzi a parte, devo recuperare il film, mannaggia.
Tra l’altro Caproni è il nome di un personaggio chiave del film 🙂 (ispirato all’ingegnere aereonautico che ha dato nome al Ghibli)
Paolo: dai, Porco Rosso all’altezza della Città incantata o del Castello errante? Non mi pare.
Stefania: e io che pensavo che Ghibli si riferisse al vento! I stand corrected… 🙂
@achero: oh, ma si riferisce anche al vento, inteso come propulsore e/o guida per i veicoli alati, come l’aliante di Nausicaa, quindi non ti sei sbagliato, in fondo 🙂 In realtà, l’aeronautica è uno dei temi ricorrenti della filmografia di M., nonché uno degli elementi caratterizzanti della sua vita (il padre e lo zio, dopotutto, erano direttore e proprietario dell’industria aeronautica che durante la Seconda Guerra Mondiale produceva gli Zero, gli aerei dell’esercito giapponese usati dai kamikaze). E, poi, forse con l’eccezione di Ponyo e Mononoke, in tutti i suoi film ci sono splendidi oggetti (o creature) volanti: è una costante, insomma 🙂