Nella mente di Kafka / 11 Agosto 2011 in Delitti e segreti

Secondo il mio umile parere Soderbergh dovrebbe dedicarsi di più a questo genere, perchè questo suo giallo noir è un’opera imperdibile. Girato in un bianco e nero sgranato a dir poco meraviglioso e perfettamente intonato all’ambientazione (siamo a Praga nel 1919) mescola con armonia e sapienza la vita e l’opera di Kafka, rendendolo protagonista ed investigatore di una storia costruita sull’architettura dei suoi stessi successi letterari. Da “Il castello” a “Il processo”, fino ad arrivare al racconto “Nella colonia penale” (il finale del film per certi versi mi ha ricordato molto questo raconto), Lem Dobbs, lo sceneggiatore, trae spunto per la costruzione di un’architettura onirica, estremamente kafkiana, in cui inserire il personaggio che Jeremy Irons interpreta in amniera superlativa. Soderbergh, dopo “Sesso Bugie e Videotape” si presenta con questo noir intenso e coinvolgente, che va ben oltre il giallo, dimostrandosi perfettamente a suo agio con questo tipo di film (in seguito ha girato anche “Intrigo a Berlino, che pur non essendo a questo livello è comunque un film interessante).
Per gli appassionati di Kafka sarà una bella sropresa!

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