Recensione su Juno

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25 Giugno 2011

Il successo di questo film proprio non riesco a capirlo, o forse sì. Strizzate d�??occhi da tutte le parti, tutti belli, felici e tranquillissimi, adolescenti saggi e se un po�?? nerd comunque equilibrati, famiglie sfasciate e ricomposte senza cicatrici. E quei dialoghi, diciamocelo, ma la Cody ci fa o ci è? Urtante, non mi è piaciuto quasi nulla, quando vedo film pseudo Ameliè già mi arrabbio, qui mi sembra che il gioco sia fare gli indy, ma poi non esserlo davvero, fare gli anticonvenzionali, ma solo in superficie e con tutti i favori del caso e del fato. Troppo facile, troppo falso e, soprattutto, senza un filo di ironia.
Reitman è anche bravino, ma niente di che, gli attori ben in parte, ma nulla di trascendentale.

Reitman è un regista che predilige i dialoghi ai silenzi, ma qui la Cody è insopportabile, è, a tratti, disturbante (vuoi mettere far citare Argento alla ragazzetta? fa tanto fuori dal coro, fa tanto finto snob) tutto questo vomitare parole che sono “così brillanti”, così perfettamente ad incastro come un puzzle magico, che gridano “guardate come sono brava” senza che però, in fondo, vi sia un collegamento fra tanto parlare e quel che accade nel film. La sensazione è distonante, ricordo lei che rientra a casa e prende una cosa dal frigo, saluta il babbo e da’ sfoggio del suo virtuosismo linguistico ipercitazionista senza che ce ne fosse bisogno, senza una relazione, minimo, con quella scena.

La sola cosa che ho apprezzato è che nella storia poi Juno dia il bimbo alla stressata, perchè vede al di là della sua ossessione, vede oltre la nevrosi (e chi diavolo non è nevrotico?) che poi è molto più sana della piacioneria del marito

2 commenti

  1. Stefania / 26 Giugno 2011

    Ooooooh, emmmenomaleeeee: c’è qualcun altro che ha trovato insopportabile quella Gioconda Feconda! 😉

  2. tiresia / 8 Ottobre 2012

    ah ah ah ma Young Adult l’ho trovato davvero centrato

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