21 Settembre 2013 in L'ultimo buscadero

Junior Bonner.

L’ultimo Buscadero è una pellicola diretta da Sam Peckinpah, ultimamente sto colmando i vuoti mancanti sul regista lo avrete notato.
Possiamo definirlo “western camuffato”. Il protagonista è Jr.Bonner (Steve McQueen), un cowboy da Rodeo che cavalca senza sella. Quello che compare nella pellicola è il Rodeo come elemento ultimo dell’identità del far west, il Rodeo come ultima speranza del lontano West. E’ questo quello che rimane dell’era dei cowboys ? Una semplice gara ? La spettacolarizzazione di un mondo defunto e/o della virilità a cavallo ?
Il film non è assolutamente il migliore di Sam anzi, non mi sento però di demonizzarlo perché nel suo piccolo funziona, svolge un lavoro onesto, intrattiene con le gare nel rodeo e ci fa fare delle domande sul passato/presente/futuro dei vari personaggi vista la forte caratterizzazione degli stessi. La trama è molto semplice, Junior Bonner è ormai finito, la sua carriera è in discesa, il padre nullafacente è in ospedale, la madre sta per trasferirsi in una specie di container-roulotte quella che a suo avviso rappresenta il futuro delle case. Il fratello opportunista per propri interessi ha convinto la madre, l’ha spinta verso questa direzione, egli è un costruttore da strapazzo, uno squalo, il volto amaro dell’America, lo sfruttatore.
Tra l’altro il padre ha un sogno, emigrare in Australia. Quello che un tempo veniva rappresentato dal Messico, terra di frontiera, terra per la fuga, terra lontana, alter-ego degli Usa, viene rimpiazzato dall’Australia, la “new” land of opportunities. Sono presenti più o meno tutti gli elementi principali dei film fatti da Peckinpah
Jr. Bonner non solo cerca i soldi per permettere al padre di realizzare il suo sogno ma cerca una rivincita del tutto personale, vuol dimostrare che è ancora un degno cowboy da rodeo.

Leggi tutto