Ricordi e balocchi / 26 Dicembre 2012 in Joyong-han saesang

Un giallo coreano (l’ennesimo) non troppo originale, anzi decisamente scontato e strappalacrime.
Chi è il colpevole si capisce dopo pochi minuti, nonostante i tentativi dello sceneggiatore di sviare e confondere. Nonostante questi limiti, il film è passabile: è girato bene, ha un buon ritmo e una bella fotografia.
Per una volta la polizia coreana non fa una figura barbina.

Leggi tutto