10 Recensioni su

Joy

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Joy come gioia… / 29 Dicembre 2016 in Joy

Altra felice collaborazione tra Jennifer Lawrence, Bradley Cooper e il regista David O. Russell.
La pellicola è ispirata alla vita di Joy Mangano (interpretata dalla Lawrence, bravissima) inventrice del mocio magico per pulire i pavimenti.
Joy si dimostra subito una ragazzina in gamba con ottime capacità creative ma una vita difficile ha narcotizzato queste sue abilità.
Infatti Joy ha assistito al divorzio dei suoi genitori; il padre Rudy (Robert De Niro anche lui alla terza collaborazione con il trio citato precedentemente), meccanico che non riesce a stare da solo troppo a lungo, e la madre Terry (Virginia Madsen) telenovelas dipendente. Inoltre vivono con lei anche la nonna Mimi (Diane Ladd), l’unica che le dà un pò ascolto, l’ex marito Tony (Edgar Ramirez) aspirante cantante e con cui è rimasta in buoni rapporti e i suoi due figli. Come se non bastasse ha anche un rapporto non proprio idilliaco con la sorellastra Peggy.
Nonostante ciò quando un incidente su una barca le fa venire l’idea della sua invenzione, non si farà scoraggiare nè dai consigli sbagliati nè alle varie difficoltà che troverà sulla sua strada.
Grazie all’imprenditore Neil Warker (Bradley Cooper) riuscirà, con ancora altri ostacoli e rischiando tutto, nel suo intento.
Bel film con una donna che decide di rischiare tutto per imporre la sua invenzione al mondo.
Nel resto del cast da citare anche Isabella Rossellini nei panni di Trudy, la nuova compagna del padre di Joy.

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Un pò incasinato ma positivo in fin dei conti / 28 Dicembre 2016 in Joy

Quando avevo letto che questa sarebbe stata la biografia della persona che aveva inventato il mocio per i pavimenti, mi era venuto un po’ da sorridere: si vedono biografie di sportivi, politici, cantanti, artisti, questa mi mancava. E mi sembrava un po’ azzardata. Bisogna dire che la mano di David O. Russell si vede eccome ed è lui, insieme ad una magistrale performance di Jennifer Lawrence, a tenere su il tutto. Per quanto riguarda la storia, un po’ complicata da riassumere: lei è una giovane madre, nelle vita gliene sono capitate di tutti i colori, e, seppur dotata di inventiva e brava a scuola, tra separazione dei genitori, matrimonio fallito -con l’ex marito sempre per casa-, figlia da mantenere, mamma rintronata e quant’altro, è stata costretta a rinunciare a i suoi sogni. Ma un giorno qualcosa cambia: è comunque una donna tenace e decisa, e inventa il famoso “Mocio” e prova a metterlo in produzione e commercio. All’inizio è un vero disastro, ma poi arriva l’incontro giusto, con uno del canale della QVC, e cambiano le cose. Col tempo, diventerà una delle più importanti imprenditrici americane. La storia insomma, non è niente di che (soprattutto se paragonata ad altri capolavori del regista come The Fighter o American Hustle) ma scorre abbastanza bene. Quanto al cast, tra gli altri troviamo Bradley Cooper, bene, nel ruolo dell’imprenditore di QVC che lancia Joy, Robert De Niro, il babbo di lei, che una volta tanto lo vediamo in un film discreto e recita anche abbastanza bene (certo, non è uno dei suoi personaggi maledetti e dannati neanche lontanamente, ma almeno non è un action scarso o commediola con Zac Efron, e questo mi fa tanto piacere) oltre che l’italiana Isabella Rossellini. Insomma, non certo un capolavoro, ma quantomeno interessante e coraggioso come tentativo.

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Tra favole e intrigo / 31 Ottobre 2016 in Joy

Benché basato su una storia vera, il film ha tratti favolistici: una vicenda di caduta e redenzione, in un’atmosfera e con personaggi spesso surreali, tra cui si muove una Cerentola moderna. Andando avanti c’è però un sottile spostamento verso l’intrigo aziendale, ed è qui – proprio dove avrebbe dovuto risultare più realistico – che il film perde qualche colpo, in particolare nell’accentuare il carattere di vittima della protagonista: con il disimpegno improvviso del personaggio interpretato da Bradley Cooper dopo un fallimento che è solo colpa del suo canale televisivo, o con il rifiuto esageratamente meschino del padre di Joy e della sua compagna di accettare una responsabilità nel fallimento dell’azienda. Anche il finale sa un po’ di deus ex machina (benché il deus in questione viva a Hong Kong e non appaia mai sullo schermo). Nel complesso comunque un film piacevole, anche se lontano dal lussureggiante splendore di American Hustle, dello stesso regista.

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Jennifer Lawrence, più figlia che mamma / 13 Aprile 2016 in Joy

Condivido lo spiazzamento degli estimatori del Russell illuminato (quello di The Fighter, Il lato positivo e American Hustle) di fronte a questo film. Una storia interessante non porta automaticamente ad una adeguata sceneggiatura, nonostante l’abilità registica; qui abbiamo una famiglia disfunzionale da screwball comedy, un contrappeso che risulta poco credibile per i tratti eccessivamente caricaturali alla faticosa ascesa di Joy, con dialoghi e plot-twist abbastanza prevedibili. Jennifer Lawrence è sempre brava, anche se questo ruolo non le si attaglia perfettamente (molto più efficace nei precedenti lavori di Russell); tira fuori la grinta nel ruolo di figlia amorevole sebbene incompresa, difetta nel profilo artistico di donna madre. Bradley Cooper a bassi giri, il solito De Niro mi ha stufato.

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Meraviglioso / 23 Marzo 2016 in Joy

Davvero un bellissimo film, su una donna che non si è data per vinta e a lottato con tutta se stessa per quello in cui credeva e aveva realizzato.

Una storia dolce e amara fino all’ultimo secondo / 13 Marzo 2016 in Joy

Gli americani amano le persone che partono dal nulla e raggiungono il successo, ma in questo film c’è qualcosa di diverso: una malinconia che non abbandona mai la protagonista, la cui vita è sospesa tra le sue invenzioni semplici eppur geniali e la vita quotidiana popolata di personaggi gretti ed egoisti.

“E’ Lui l’inzaccheratore!” / 10 Marzo 2016 in Joy

Noia su un piatto d’argento e un appiattimento siderale di contenuti, qualcuno insomma dovrebbe spiegare all’inzaccheratore O Russell che le emozioni non si preconfezionano propinandole come il botulino tra mostrine e patina.

Una bella prova, 6,5. / 8 Febbraio 2016 in Joy

Se fosse solo per la Lawrence gli darei un 8 per la sua bravura: la sua maestria nel passare espressivamente dalla paura alla gioia, dallo sconforto al dolore e alla rabbia e alla felicità in un solo sguardo.
Reduce dagli un pò deludenti “Hunger Games”, la Lawrence sceglie ancora un ruolo di una donna tenace, che vuole combattere per le sue idee, per la sua felicità e per quella delle persone che ama. Ma che in questo film sembrano fare del loro meglio per renderle la vita impossibile…
Ahimè, la cosa che ferisce è che non è un copione, ma una “true story”!
Senza dubbio De Niro è calato in un ruolo più umano di tanti ultimi e difatti…merita. Molto bravi anche tutto il resto del cast, specie Bradley Cooper.
Vabbè, non gli davo un soldo di fiducia (la trama poi, “la storia di quella che ha inventato il mocio… mah… figurati!”) Però mi ha colpito: di certo non è un film che scriverà la storia, ma ne racconta una tra tante con saggezza e trasporto, commovente, a volte ingiusta. Sì, ci voleva proprio di rivivere la storia di Joy e del suo Miracle Mop: dopo tutto quello che ha passato ci ha ricordato che non bisogna mai smettere di lottare per i propri sogni e farsi avanti nella vita, con coraggio. Un 6,5… forse anche poco per le belle emozioni che mi ha trasmesso.

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Joy Mangano / 7 Febbraio 2016 in Joy

Il film racconta della storia di Joy Mangano che da bambina piena di creatività e fantasia si trasforma in una donna che ha a che fare con tutte le difficoltà della vita. La realtà quotidiana di Joy la mette a dura prova. Si ritrova infatti con una madre che passa le giornate a guardare fiction televisive per scappare dalla realtà, con due bambini che sono la sua più grande gioia, un ex marito che vive nel seminterrato insieme al padre che odia sua mamma(ex moglie) ma non ha altro posto dove andare. Insomma l’ambiente in cui vive la ostacola ad ogni passo e Joy nel tempo sembra perdere sempre più le forze fisiche fino ad addormentarsi dove capita. La prima metà del film risulta lenta poiché serve per farci calare nella realtà di Joy, sentiamo anche noi la stanchezza a cui lei stessa è sottoposta e ci sentiamo soffocare insieme a lei dalle immagini di una vita così stentata e così lontana dalle passioni. Nella seconda metà invece, Joy riesce ad uscire da quel guscio che le permetteva di mantenere la calma ma creava al tempo stesso una distanza con la realtà, prende la propria vita in mano e si mette al timone portandosi in un luogo sicuro. Joy è un film da vedere perché è un film che appassiona, che emoziona e che ci fa sperare insieme alla protagonista che tutto si risolva per il meglio. Joy ti entra dentro e risveglia la bambina che è in te, quella bambina che aveva così tanti sogni e progetti e ti chiedi se hai fatto bene a dimenticartene e se è ancora presente in te.

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Storia del MOCIO… / 5 Febbraio 2016 in Joy

Joy Mangano è una donna con grandi idee in testa ma con enormi responsabilità verso la sua famiglia che la schiacciano.
Quando decide di volersi mettere in gioco con questa invenzione innovativa dovrà lottare contro tutto e contro tutti.
Un film che narra questa storia, sicuramente interessante, anche comunque recitata bene dalla bellissima Jennifer Lawrence con un Robert De Niro notevole… Però non un gran film. Non decolla mai. Anche verso la fine la storia rimane sempre molto leggera.
Vedibile ma certo non film da ricordare.
JOY… GRAZIE PER IL MOCIO!!! 🙂
Ad maiora!

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