Recensione su Joker

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L’UOMO CHE RIDE / 4 Ottobre 2019 in Joker

“Ho dimostrato la mia teoria. Ho provato che non c’è nessuna differenza tra me e gli altri. Basta una brutta giornata per ridurre l’uomo più assennato del pianeta a un pazzo. Ecco tutto ciò che mi separa dal resto del mondo. Solo una brutta giornata!”

Questo bellissimo passaggio è preso dal “The Killing Joke” di Alan Moore, opera imprescindibile per chi ama questo personaggio e più in generale i fumetti di Batman. Perché tiro in ballo Alan Moore? semplice…”Joker” di Todd Phillips è per il cinema quello che “The Killing Joke” di Alan Moore è per il fumetto. Un Phillips, posseduto dal dio del cinema, realizza l’equivalente cinematografico di una Graphic Novel.

La differenza sostanziale con il Jack “Joker” di Moore è che Arthur Fleck non ha subito solo una brutta giornata…tutta la sua vita è una brutta giornata, ma purtroppo per lui, non può fare altro che ridere. Anche quando dentro di sé si strugge, è obbligato a ridere senza controllo. Lui ride da solo e fuori sincrono col resto del mondo per tutto il tempo.

La cinematografia di questo film è sorprendente. Phillips oltre che dirigere, scrive in coppia con Scott Silver. Tutto funziona a meraviglia. Ben ritmato, senza cali o punti morti, si segue tutto d’un fiato senza stancarsi mai. La costruzione del personaggio e il suo arco narrativo completo suggellano un ottima scrittura.
L’atmosfera anni ’70 ripercorre il lavoro fatto da Burton nel suo “Batman” del 1989, il quale si rifaceva ad una estetica anni’ 40. Questa atmosfera sospesa nel tempo dona quel soffio di grottesco in più.
Tantissimi punti di contatto con “Re per una notte”, il che spiega bene la scelta di coinvolgere un mostro sacro come Robert De Niro in un cinefumetto (termine riduttivo in questo caso). Il parallelismo Fleck-Pupkin è lapalissiano.
La storia è violenta, ma è per lo più una violenza perpetrata ai danni della psiche del nostro antieroe, che subisce e subisce ancora. La violenza quella fisica, quella cruda c’è ma è calibrata al millimetro e ci investe fulmineamente come una sacca di mattoni sul grugno.

Phoneix interpreta visceralmente il suo Joker (transfer con la sua vita personale?) e ci fa dono di una delle più belle performance mai sfoderate.
Robert De Niro torna ad interpretare un grande film dopo tanto, tantissimo tempo. Ben tornato Bob…ci mancavi.
La colonna sonora è semplicemente da sturbo.

Finalmente eccolo qui…”Joker” principe dei clown e principe degli ultimi.

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