13 Recensioni su

John Wick

/ 20146.5290 voti

Perfette coreografie / 22 Settembre 2019 in John Wick

Qualcuno si è dato la pena di contarle: sono 77 le vittime di John Wick in questo film. Ogni uccisione è perfettamente coreografata, secondo i canoni di un’estetica indubbiamente peculiare ma anche efficace, uno dei punti di forza del film. La dismisura del kill count, però, va in qualche modo corretta, come a segnalare che sì, l’autore è ben consapevole dell’irrealtà della storia. Come in altri casi, per esempio nei film di James Bond, il correttivo scelto è l’ironia: si vedano la conversazione surreale col poliziotto sulla soglia di casa, o la strana ditta delle pulizie, o l’ineffabile conçierge dell’ambiguo hotel Continental (una realtà di cui lo spettatore vorrebbe sapere di più). A differenza di 007, però, l’ironia rimane sottile e non pervasiva; Wick non è mai fatuo né prono agli stravizi come spesso è Bond, ma rimane serio, con un suo codice d’onore (l’esitazione di fronte all’obiettivo inerme, l’atteggiamento nei confronti di Ms Perkins) e una ferrea determinazione, imposta del resto dallo spunto tragico che dà avvio alla vicenda.
Questo personaggio memorabile sembra cucito su misura per Keanu Reeves; Alfie Allen è un azzeccatissima scelta per la sua preda. Non vedo l’ora di vedere i due seguiti.

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. / 17 Maggio 2019 in John Wick

Tutto sto bordello per un cane…

Un ottimo action movie / 13 Ottobre 2018 in John Wick

Un film d’azione spettacolare, esteticamente perfetto e con scene di combattimento curate nei minimi dettagli. Proprio ideale per passare una serata all’insegna del divertimento!

scazzottate ben fatte / 21 Agosto 2018 in John Wick

Diciamoci la verità: film come “John Wick”, “Taken”, “Men on Fire”, “The Equalizer” rientrano in un unico gettonatissimo e divertentissimo genere che potremmo chiamare “lotta tra genitali maschili”; non importa la caratura degli attori coinvolti, non importa quanto profonda, arguta e articolata sia la sceneggiatura (quando qualcuno si prende il disturbo di scriverne una) alla fine tutto si può riassumere in due uomini che si smanacciano reciprocamente il batacchio in faccia all’altro per dimostrare chi ce l’ha più lungo.

In questo genere di film la storia di base è sempre molto simile: l’eroe buono vede/fa/sa qualcosa che non avrebbe dovuto vedere, fare o sapere e si trova invischiato in una serie di eventi più complicati del previsto; tipicamente c’è qualche boss malavitoso (meglio se russo o comunque dell’est) e da lì inizia l’escalation di ca**otti durante il quale il buono deve far vedere quanto in gamba è (quanto ce l’ha lungo), il cattivo fa lo stesso (durante i primi 15 minuti durante i quali il cattivo viene presentato, se deve far bene capire quanto malvagio è, deve necessariamente uccidere uno dei propri uomini, in questo modo noi capiremo che è davvero molto molto cattivo!) e si va avanti fino a quando uno dei due ha la meglio (hanno chiarito chi è più dotato).

“John Wick” è un film che non ha le pretese di apparire meglio di quello che è; sa esattamente che tipo di film è e non lo nasconde allo spettatore e nel suo genere riesce anche a ritagliarsi qualche angolo di originalità.

Originalità nel presentarci l’antieroe (perché un assassino mercenario, per quanto ci faccia pena quello che gli succede, rimane pur sempre un assassino mercenario!) e originalità nelle scene di combattimento. Grazie al lavoro dei registi Chad Stalhelski e David Leitch, al loro primo film (se non erro), ma che hanno un passato glorioso come stuntman e coordinatori di stuntman, ci vengono mostrati degli scontri che non sono i soliti guazzabugli di arti marziali ma soprattutto indicano una confidenza con movimenti e composizione della scena da non richiedere un montaggio schizzofrenico a cui siamo abituati negli altri film del genere, ma possono lasciar scorrere l’azione senza sacrificarne ritmo ed epicità, aggiungendo uno stile nell’uso della pistola da parte del protagonista che a tratti ricorda vagamente il <> di “Equilibrium” con Christian Bale.

L’attenzione dei registi non si limita alla costruzione di scene d’azione divertenti e originali ma anche al tentativo di dare uno spessore a un protagonista che spesso nelle pellicole del genere non ha. Si possono cogliere sfumature del colore cambiare e passare dal grigio plumbeo delle prime scene in cui John Wick è ancora intrappolato nel dolore della propria perdita a colori cui viene restituita forza e lucentezza mano a mano che egli riprende contatto con la sua vera natura fino ad esclamare esplicitamente “sono tornato!”.

Keanu Reeves è in forma in questa parte, che secondo me gli calza bene; più in forma forse di altre sue apparizioni recenti.

Michael Nyqvist nei panni del cattivo è divertente ma non spicca più di tanto come cattivo. Il tentativo riuscito di ribaltare un po’ le convenzioni e fare si che siano i “cattivi” a temere l’arrivo del “buono” invece che il contrario è simpatico e strappa qualche sorriso di esaltazione nel modo in cui tutti in città, apparentemente, sanno esattamente che non bisogna rompere le scatole a John Wick, ma ha lasciato il vuoto della mancanza di un vero antagonista per il nostro eroe tanto che alla fine si è costretti a ricorrere ad un duello a ca**otti anni ’90 di cui si poteva proprio fare a meno.

Questo film, pur con le sue limitazioni, dimostra ancora una volta che non è tanto “di cosa parla un film” che conta ma “come ne parla”; riuscendo ad affiancare egregiamente i titoli nominati nell’introduzione pur senza portare poi molto di nuovo in una lista di pellicole che inizia a diventare lunga.

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Non pestategli il piede… / 13 Agosto 2018 in John Wick

John Wick se s’incazz…
Non gli toccate gli affetti che fa saltare in aria il mondo.
Il classico film dove lui si ritira dal mondo violento per amore ma che, dopo la morte della moglie, per un banale episodio si scatena la guerra.
Quanti ne ammazza?
Credo che il pallottoliere non sia sufficiente.
Per il genere è carino…
Ho paura del numero 2…
Ad maiora!

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La vendetta di un uomo inquieto / 20 Agosto 2017 in John Wick

(Cinque stelline e mezza)

Film da menare (cit.) elegante nella messinscena, ma -anche alla luce del recente Atomica bionda, sempre di Leitch- troppo poco divertente, per i miei gusti, soprattutto poco ironico, tutto giocato sulla cupa disperazione di Wick e con una serie di villain assai dimenticabili (Viggo/Nyqvist e Iosef/Alfie Allen mi soo parsi ben poco carismatici).
Indubbiamente, questa pellicola ha dato una rinfrescata al genere (continuo a pensare che Refn, con Drive, abbia contribuito non poco a questo processo, e precisi richiami estetici mi stuzzicano in merito), inserendo di gran carriera Wick nell’immaginario cinematografico: una delle trovate migliori del film, per quel che mi riguarda, è la rete di assassini che si avvale di un sistema monetario indipendente e i cui membri si ritrovano in luoghi specifici, modellati alla perfezione sulle loro esigenze (servizio lavanderia e medico inclusi), come normali professionisti.

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Action (poco) movie… / 9 Marzo 2017 in John Wick

Inizio interessante e curioso: dicono John Wick e tutti stringono le chiappe… Ma la noia è dietro l’angolo: il film ben presto si perde nel dejà vu e nel ripetitivo del genere. Qualche scenetta simpatica e azzeccata ma niente di nuovo. Anche Keanu Reeves ha la stessa faccia ed espressione di sempre.
5.

Ottimo film d’azione a tinte noir / 3 Febbraio 2016 in John Wick

Ultimamente non è esattamente semplice vedere dei film d’azione. Questo John Wick invece è coinvolgente, è ricco di spettacolari sequenze di combattimenti, sparatorie ed inseguimenti. Merito anche di Keanu Reeves, che, pur non essendo, per me, un attore dotato di grande espressività, ricopre il ruolo di un personaggio proprio perfetto per questa sua caratteristica, come del resto già gli era capitato nel passato. Sarà interessante vedere se la serie continuerà, soprattutto a questi livelli. Il resto del cast è interessante e ben fornito, con attori come Nyqvist e Dafoe, tra gli altri.

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Scelta la persona sbagliata a cui rubare l’auto / 12 Gennaio 2016 in John Wick

Ennesimo film su un vendicatore solitario, stavolta con Keanu Reeves nei panni del protagonista.
Si poteva approfondire un pò di più il passato di John Wick (Keanu Reeves), invece si parte con lui colpito dal lutto della moglie che riceve un cane da lei come ultimo dono prima di morire. Dei ladri irrompono in casa, gli rubano la macchina (che avevano avvistato precedentemente in una stazione di servizio) e gli ammazzano il cane.
Non sanno con chi se la sono presa.
John molto silenzioso, lascia parlare più le armi che la bocca; un crescendo di violenza con qualche discreto tocco registico. Però rimane nella media dei prodotti di genere, facendosi guardare ma senza troppi squilli.
Completano il cast: Michael Nyqvist (è il boss russo Viggo), Willem Dafoe (è Marcus, uno dei pochi amici di John Wick), Adrianne Palicki (splendido killer, Mrs. Perkins) e John leguizamo (il proprietario del garage dove cercano di vendere la macchina). Inoltre Bridget Moynahan che purtroppo compare solo in foto e in un video (è la moglie di John Wick).

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17 Giugno 2015 in John Wick

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Almeno Keanu ricaricha ogni tanto la pistola, non come metà degli action movie che sparano un caricatore da mille colpi. Mi è un pò parso di vedere un misto tra Hitman (il killer sempre incravattato, che ammazza come un cane) e un XXX (i nemici russi, metà dialoghi che dicono Da e la sparatoria in discoteca). La regia è notevole, molti sono gli effetti speciali e mai troppo esagerati. Keanu Reeves non da il meglio questa volta, e lo dico da suo fanboy, però lui è veramente un boss con il capello lungo e il vestito scuro. La vendetta e la storia di questo film, sono cose già viste e riviste ormai.

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Cane Reeves / 12 Marzo 2015 in John Wick

Quando c’è bisogno di uno che abbia la faccia da cane bastonato per tutto un film ma spacchi il c**o ai cattivi Keanu Reeves è sicuramente l’uomo che fa per voi. Qui poi al nostro eroe non solo gli muore la moglie ma i cattivi di turno gli fanno fuori pure il cagnolino e questo è troppo. Comincia il body count. un’ora dopo finisce il body count. e l’happy ending si consuma al guinzaglio sul viale dell’alba di un nuovo giorno.
Tutto ciò fa riflettere.

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L’eroe Lento della Noia / 27 Gennaio 2015 in John Wick

Soporifero piattume siderale con Revees che, tanto per cambiare, non recita nemmeno per sbaglio e l’unico pregio di non prendersi fortunatamente mai sul serio.

Un film che crea la giusta enfasi e adrenalina, degna di un film di azione. / 24 Gennaio 2015 in John Wick

Il tema della vendetta, seppur fagocitato da un’eccessiva rappresentazione dello stesso, tanto da renderlo argomento mai desueto, funziona; funziona perché mette in scena la primordialità dell’istinto, con le sue preponderanti volontà.
Che sia un lento progetto, o un atto figlio di fugaci impulsi, esso crea le fondamenta sulle quali costruire un disegno di violenza, che per le sue peculiari caratteristiche, necessita di un elemento scatenante, atto a fornirne le attenuanti.
In questo ritorno di Reeves al genere action, dopo film indipendenti, radicalmente legati ad un altro tipo di cultura, distante dai blockbuster americani, ci si ritrova davanti un film godibile sotto vari aspetti, che punta principalmente ad intrattenere, non disdegnando di ricalcare alcune morali, che vanno dalla ricerca esasperata di un tipo di normalità, lontana da uno spietato ritratto di crudeltà urbana, a una tenue e candida illusione, come quella della speranza, metafora di redenzione e aspettativa.
Un film che crea la giusta enfasi e adrenalina, degna di un film di azione.

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