5 giorni fuori

Credevo fosse una sorta di “Qualcuno voló sul nido del cuculo” ma tocca altri temi, affronta con ironia e riflessione i vari problemi sociali giovanili, con freschezza e in modo leggero.
Forse un po’ adolescenziale, ma ha una buona morale ed è ben interpretato.
Da notare Zach Galifianakis, lo scemo di “Una Notte Da Leoni”, in un ruolo drammatico e molto toccante.
Per i giovani è sicuramente da vedere, per gli adulti un film più leggero ma comunque riflessivo.
7.

Un film originale e riflessivo. Affronta un tema importante, quello della depressione, purtroppo sottovalutata molto ormai. Nonostante questo, non c’è niente di drammatico all’interno del film. Anzi, aiuta a riflettere e ad avere un’ottica più ampia dei problemi della gente. Questo adolescente entra depresso nell’ospedale psichiatrico (sta solo 5 giorni e per uno che tenta il suicidio probabilmente non bastano, ma è pur sempre un film) e ne esce quasi guarito. Non tanto grazie alle medicine che gli prescrivono o alle attività svolte in ospedale né al posto di per sé; ma grazie alle persone che incontra che in qualche modo gli fanno aprire gli occhi alla vita.
Il finale mi è piaciuto molto.

Alla fine il perché il ragazzo è depresso e stressato io non l’ho capito. Ok che il padre vuole che vada al college dei secchioni, ok che il suo migliore amico ha la ragazza che vuole farsi anche lui… ma sono motivi per essere depressi al punto di suicidarsi? la storia sarebbe anche carina e interessante se avessero sviluppato meglio questo punto. La morale di fondo è giusta, ma anche il finale.. diciamo non mi ha lasciato molto convinta.
In sostanza, un bel 6 e mezzo.

Lontano cugino di Qualcuno volò sul nido del cuculo. Diciamo, semplificando assai, che è la versione teen e “speranzosa” del film con Nicholson.
Ci ho visto anche qualcosa di Scott Pilgrim (le commistioni estetiche col mondo dei fumetti sono lampanti) e Sucker Punch (il protagonista chiude gli occhi e parte la magia).

Gradevole colonna sonora.