Recensione su Italy in a Day - Un giorno da italiani

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Io ci odio / 10 Ottobre 2014 in Italy in a Day - Un giorno da italiani

Ad un certo punto in “Comizi d’amore”, Pasolini riflette sulla validità del suo documentario arrivando a pensare che ciò che ne emerge sia falsato. Infatti la maggioranza delle persone intervistate si è avvicinata al suo microfono di propria spontanea volontà, forse per via di un’insanabile voglia di apparire. Ecco il motore di questo film di Salvatores, la voglia di apparire.
Troviamo di tutto: scenette finte costruite ad opera d’arte, filosofia da quattro soldi (il buon ciclista), banalità di ogni tipo (ragazzo con panino), gente che si lamenta per svago della situazione in Italia, una marea di bambini/anziani e non manca nemmeno la musichina triste in sottofondo.
Insomma, bisogna piangere, lo dimostra il fatto che le uniche immagini legate a malattia e/o morte siano immagini di bambini (giusto per andare sul sicuro).
Il film è indiscutibilmente patetico, bisogna solo decidere in che accezione.

P.S.: Amo tutti quelli che sapendo di questo progetto hanno pensato bene di NON fare un video, persone che ancora sanno resistere a questa smania di mettersi in mostra. Non tutte le vite sono interessanti, rendiamocene conto.

1 commento

  1. Krigerinne / 15 Dicembre 2014

    Accetto il tuo punto di vista ma riflettendo su esso mi sorge spontaneo un appunto, cioè che se non c’è ragione di improvvisarsi filosofi, attori e registi allora a maggior ragione non c’è ragione di improvvisarsi psicologi. Ma siamo animali e non divini e se necessario o se lo vogliamo ci improvvisiamo anche medici, recensori, commentatori, web designer 🙂 Ciao!

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