Recensione su It

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“Quando sei solo come un bambino, i mostri ti vedono più debole e non ti accorgi che si avvicinano finché non è troppo tardi.” / 26 Maggio 2018 in It

Ho aspettato tanto questo remake. Devo dire che è meno inquietante rispetto alla miniserie del 1990(il mostruoso pagliaccio interpretato da Tim Curry incuteva più timore rispetto a quello del suo collega Bill Skarsgaard) ma dal punto di vista tecnico gli è superiore, molto più cupo e sofisticato.
E’ un film che spaventa a suo modo ma non come ci si immagina vedendo un film horror ma più che altro guardando la realtà che descrive questo film, una realtà di famiglie disagiate, bullismo, razzismo e di genitori pedofili in una provincia americana dove tutto viene nascosto sotto il tappeto dell’indifferenza , dell’ipocrisia e del perbenismo.
L’attenzione dello spettatore più che sul pagliaccio si posa sui sette ragazzi protagonisti con i quali la vita non è stata benevola intenti a combattere contro un’entità demoniaca con le loro uniche armi a disposizione(amore, amicizia, lealtà e nobiltà d’animo) riscattandosi così da un’esistenza misera.
Il regista Muschetti è molto abile nel mescolare la matrice horror con il percorso di crescita individuale dei ragazzi, condendoli anche con un pizzico di humor. Molto bella anche l’antitesi tra la spensieratezza e la solarità dell’estate e la cupezza dei luoghi frequentati dai ragazzi metafora delle paure recondite e dei soprusi che subiscono ogni giorno.
Alla fine un buon film horror ma soprattutto un ottimo film di formazione.

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