Recensione su Irréversible

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La telecamera, se mi permette…a cazzo di cane, Maestro. / 5 Settembre 2020 in Irréversible

Irréversible, secondo lungometraggio del regista Gaspar Noé, è il celebre film che ha scandalizzato le platee di tutti i festival di cinema, ma dopotutto quando inserisci lunghe scene di stupro e di omicidi senza troppe censure, e normale che scandalizzi. Irréversible è uno di quei film a ritroso in stile Memento di Nolan, dove il film inizia alla fine e prosegue all’indietro fino ad arrivare al principio. L’idea è buona se non fosse che Irréversible è girato a ca**o de cane. E no, non perché come ho detto il film viene mostrato con fatti cronologicamente inversi, ma bensì perché Noé ama eccedere, troppo, e con la telecamera fa quello che gli pare. La fa tremare, la mette di lato, a testa sotto, gli fa fare una giravolta e poi tutti giù per terra. Dopo mezz’ora di film ti ritrovi con un forte senso di nausea non dovuto alla violenza e la crudezza del film ma perché Noé ti ha fatto sentire la sensazione di trovarti su una macchina che si accappotta e si accappotta e si accappotta…
Escludendo questo stile molto discutibile il film è abbastanza buono, con una fotografia ottima. Devo rendergliene conto Noé sa il fatto suo per quanto riguarda la fotografia in ambienti bui, d’altronde lui è anche un direttore della fotografia. Altro aspetto positivo del regista è la volontà di girare lunghi piani sequenza che per me sono sempre un piacere vedere in un film perché mostrano grande bravura da parte dello staff tecnico e degli attori. A proposito di bravura degli attori bisogna puntualizzare che la Bellucci in questo film non sa recitare come in tutti gli altri. Pessima, non conosce la dizione né la recitazione, è buona solo come manichino e per urlare, ma quando prova a parlare esce tutto il suo non-talento. Onestamente non la trovo nemmeno così bella e sexy, ci sono moltissime donne anche più belle di lei ma che non hanno il suo successo. Mistero.

In conclusione se il film non avesse avuto per 1/3 della sua durata una telecamera pazza, e anziché la Bellucci un’attrice vera, il film mi avrebbe strappato un bel 7.

Molto belli i titoli di testa. Anche questo devo riconoscere a Noé, sempre molto originali e accattivanti.

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