Recensione su Io sono Nessuno

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Violenza e ironia / 30 Gennaio 2023 in Io sono Nessuno

Io sono nessuno appartiene al genere iperviolento (caveat emptor dunque), in stile John Wick, con cui condivide non a caso lo sceneggiatore, Derek Kolstad; non sfigura a fronte dei film simili – è talmente denso di azione ben coreografata che sembra durare più della sua ora e mezza. Si distingue dagli altri per l’ironia che lo pervade dall’inizio; un’ironia misurata, mai sciocca, che sembra invitare lo spettatore a non prendere la trama troppo seriamente. Ma si distingue anche per un ottimo senso visivo, pieno com’è di riprese inconsuete – l’urto dell’auto col semaforo, per esempio – e di invenzioni originali, come la scena iniziale, durante i titoli di testa, col protagonista che tira fuori dalla giacca qualcosa che non ti aspetteresti. Bob Odenkirk, una delle star di Breaking Bad e protagonista del suo spin-off Better Call Saul, è un efficacissimo Hutch Mansell, padre di famiglia che riscopre l’antica vocazione; Christopher Lloyd è suo padre pensionato (sua è l’ultima scena, in mezzo ai titoli di coda).

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