Recensione su Io sono Li

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17 Dicembre 2012

Un altro esempio di come il cinema italiano non sappia promuoversi ma, anzi, spesso e malvolentieri affida le sue speranze di farsi notare sulla piazza internazionale a lavori che non lo meriterebbero e finisce per dimenticarsi di piccoli prodotti dal grande impatto.
In questo caso è così. Il film ha un suo ritmo, placido come il movimento del mare della laguna, e si adatta perfettamente ai moti dell’animo di 2 persone molto diverse ma anche molto simili, sole e bisgonose di un qualche appoggio.
L’incomunicabilità tra due mondi così lontani ma costretti ad interagire viene abbattuta dall’amicizia semplice tra una donna cinese e un pescatore chioggiotto ma il pregiudizio è forte da entrambe le parti ed è triste e sconfortante osservare come, anche nel momento in cui è chiaro che si possa andare oltre, tutti confabulino perchè gli universi rimangano separati.
Bella fotografia, bravo il cast (molto naturale, poi c’è Marco Paolini per cui nutro una certa ammirazione), sottile il messaggio, raccontato con passione e senza inutili fronzoli da storiella romantica.
Oltre a non parlarne mai, oltre a farlo passare nel dimenticatoio presto, anche il depliant con la trama rapida era sbagliato.

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