Recensione su Io ballo da sola

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29 Dicembre 2014

Premetto che non amo particolarmente Bertolucci, per me regista sopravvalutato, il più delle volte irritante, “borghesoide”, spesso e volentieri vacuo e pretenzioso, antipatico, ma questo, come “l’ultimo tango a Parigi”, sono due grandissimi film a mio modesto parere, due film tra i più belli degli ultimi vent’anni…
E’ un film che può sembrare a primo impatto noioso e discontinuo, ma per me è bellissimo e a tratti molto, molto toccante.
La bellezza dolce e ancora acerba della giovanissima e allora esordiente Liv Tyler, rispecchia le incertezze di Lucy, giovane ragazza americana che si reca in Toscana per comprendere i motivi del suicidio della propria madre.
E in una atmosfera leggiadra, caratterizzata dalla bellezza della Toscana, Lucy, ragazza ancora ingenua, scoprirà oltre al segreto che ha caratterizzato la sua vita e quella di sua madre fino a una tragica fine, l’amore, quello vero, quello passionale, che rapisce ogni senso.
Film che rivolge tutta la sua attenzione sulla splendida Lucy, descrivendo alla perfezione l’iniziazione all’amore e alla vita di questa semplice e dolce ragazza ma anche ai problemi e ai tratti psicologici degli “adulti”, tutti presi da problemi che hanno caratterizzato la loro vita passata e che faranno parte anche della loro vita futura.
Bellissima e toccante la figura di Jeremy Irons, nei panni di un malato terminale che saprà consigliare Lucy e aiutarla in questo difficile periodo della sua esistenza.
A me è piaciuto molto…e lo dice una che, come ripeto, non è proprio un estimatrice del regista parmense.

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