15 Recensioni su

Invictus

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24 Gennaio 2022 in Invictus

La storia romanzata della vittoria del Sud Africa alla coppa del mondo di rugby del 1995. Tipo di trama e sceneggiatura identiche a centinaia di altri film che narrano “storie vere” con interpolati elementi fittizi o strappalacrime, ma comunque interessante da vedere per conoscere qualcosa di nuovo e approfondire in seguito su Wikipedia.

The novelized history of the South African 1995 rugby world cup victory. Kind of plot and screenplay as in hundreds of other films narrating real stories with fictional or emotional elements, but nice to watch to learn something new.

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Clint… non ci siamo! / 20 Luglio 2021 in Invictus

Ebbene si, alla fine sono riuscito a vedere questo film.
E no, non mi è piaciuto! Due ore infinite!!!!
A parte che non amo il rugby e questo rende difficile seguire la storia, ma tolta la bravura di Freeman e Damon il resto è una palla assurda.
Mi aspettavo un mattone alla Clint, difficile da seguire per la professionalità e il tema del film, ma qui è proprio noioso. Ricordando che nemmeno The Mule mi è piaciuto… e nemmeno Gran Torino, comincio a pensare che Clint non fa più buoni film, o a me non piaccia più.
4/10.

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Clint / 21 Aprile 2020 in Invictus

Clint sa regalare sempre emozioni, il che non è poco. Peccato qui il contesto sia fin troppo retorico e semplicista ( per non parlare di come la squadra vinse realmente il trofeo ).

Buono ma… / 11 Settembre 2016 in Invictus

Sicuramente un film da vedere, ottima l’interpretazione di Freeman, un pò meno quella di Damon… un film di cui però non rimane nulla…

16 Maggio 2015 in Invictus

Questo ritratto del Sudafrica post apartheid è indubbiamente pregno di retorica e sentimentalismi, che ben si prestano, del resto, a raccontare la storia di un grandissimo come Nelson Mandela, di cui il film celebra le gesta, dalla scarcerazione all’ascesa alla presidenza del Sudafrica.
Ma è anche un film sullo sport e sul suo ruolo fondamentale nel forgiare popoli e nazioni, facendo perno su quell’ondata di misticismo e passioni che l’evento sportivo genera nell’emotività umana.
La storia degli Springboks ai mondiali di rugby giocatisi proprio in Sudafrica nel 1995 è una delle classiche belle storie di sport: da simbolo dell’apartheid (il rugby in Sudafrica era per i bianchi e giocato da bianchi mediamente razzisti, tanto da subire un lungo boicottaggio internazionale), la squadra sudafricana si trasforma nel collante di un intero Paese, riuscendo nell’impensabile impresa di unire neri e bianchi sotto la stessa bandiera, ponendo fine a decenni di discriminazioni e violenze.
Una squadra cui i sudafricani neri avevano sempre tifato contro diventa l’orgoglio di una nazione.
La storia è abbastanza romanzata ma veritiera, e riesce nell’obiettivo di emozionare profondamente lo spettatore.
Il tema sportivo è predominante e viene affrontato da Eastwood con un piglio abbastanza classicista: la lezione di Momenti di gloria, in merito, è ancora attuale e si sprecano i ralenti, le corse di allenamento epiche, l’espressività grave degli atleti.
Protagonista sportivo della coppa del mondo 1995 fu lo neozelandese Jonah Lomu, che diventa pure protagonista per una certa parte del film, in cui si esaltano le sue imprese atletiche, tra cui spiccano le 4 mete (alcune delle quali sensazionali) nella semifinale contro l’Inghilterra, la partita che lo consacrò, soltanto ventenne, come uno dei migliori giocatori dell’epoca (l’attore che lo interpreta, anch’egli ex giocatore di rugby neozelandese, è di una somiglianza impressionante).
Certo, il film ha anche dei difetti, tra cui principalmente quello di far sembrare che Mandela, per il primo anno della sua presidenza, si sia occupato (e preoccupato) solo di rugby e dei mondiali da disputare in casa.
Ciò nonostante, resta un bellissimo film, in cui Eastwood non ha potuto inserire più di tanto il suo tocco, perché incanalato in una sceneggiatura davvero potente e grazie anche all’opera dei due protagonisti, un grandissimo Morgan Freeman e un Matt Damon in un ruolo che è riuscito a farlo rendere discretamente.

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9 Agosto 2014 in Invictus

Devo rivederlo.
Ottimi attori.

Mah… / 13 Agosto 2013 in Invictus

Potevano almeno usare una scusa per spiegare le regole del rugby… Non che tutti sappiano cosa diavolo stiano facendo in campo!
Bravo Freeman-Mandela, ma quello si sapeva. Il resto è noia?

17 Maggio 2013 in Invictus

La prima parte del film, di carattere politico, in cui domina la grande figura di Freeman-Mandela, l’ho apprezzata molto. Vediamo come Mandela abbia tentato di usare il rugby come arma per portare il paese alla riconciliazione tra popolazione bianca e nera, anche a costo di scontrarsi contro la sua stessa parte politica. Per un bene duraturo il desiderio di vendetta, nonostante le tante angherie che i neri avevano subito, andava accantonato. Tramite il perdono e la riconciliazione, Mandela e i suoi avrebbero dimostrato la loro superiorità. Il rugby si rivela lo strumento più funzionale alla campagna di Mandela, per la sua capacità di attecchire ai cuori della popolazione, e sarè più effiacie di qualsiasi discorso altisonante.

Più deludente invece la 2° parte. Qui troviamo un algido Damon che ha il compito di vincere una partita nonostante la netta inferiorità atletica della sua squadra, il che da una fastidiosa sensazione di déjà vu… come se ricordasse qualche altro film (forse qualche altro migliaio), chissà perchè…

Complessivamente Eastwood ha fatto comunque un lavoro discreto. Freeman riesce a trasmttere in modo straordinario lo stesso spirito che animava Mandela in quegli anni, e insieme a lui anche il suo superbo doppiatore: Renato Mori.

In fondo mi è quasi dispiaciuto dargli un 7, anche per la sua testimonianza storica, ma una certa banalità serpeggiante in tutto il film, che emerge con forza nella seconda parte, non mi permette di regalargli una mezza stellina in più.

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Ok, l’ho visto. / 20 Febbraio 2013 in Invictus

Un film da vedere una volta. Un po’ noioso, condito con tanti buoni sentimenti che lo rendono prevedibile e un Matt Damon (purtroppo) senza carattere. La storia comunque è interessante e da conoscere!

25 Dicembre 2012 in Invictus

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Oh, Morgan Freeman che fa l’interpretaziOne di Nelson Bella-di-nobel-per-la-pace-padella Mandela, e aggiunge mattoncini alla riunificazione del Sudafrica post-apartheid con la squadra di rugby (tutti sporchi bianchi, ovviamente, tranne uno). Mah, Matt Damon ipergonfio che fa il capitano convince anzichenò, ma a volte infatti no, il film è un filmone agiografico sportivo tremendamente ben fatto, con tutti i pregi e difetti che deve avere, nonché lunga partita finale del Sudafrica contro i Tutti Neri neozelandesi (tra cui spicca, nella parte di Jonah Lomu, un tipo… assolutamente uguale a Jonah Lomu, cazzo, l’hanno ricalcato :S per chi non lo sapesse Lomu è questo personaggio che UCCIDE un inglese prima di fare meta). Mandela è buono e furbo e bravo, e le sue guardie del corpo sono simpatiche, e saranno i primi a capire che bianchi o neri si è tutti sulla stessa barca e volemose bene.
Essendo io adepto all’eastwoodismo, francamente (me ne infischio e) mi sento poco obiettivo. Però ne ha fatti di migliori. Per dire e per esempio, mia mamma si sarebbe un po’ annoiata (bella spiegazione).
No, ma guarda che comunque quell’inglese non l’ha ucciso per davvero.
-.-’ Dicevo per dire.

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7 Dicembre 2012 in Invictus

Mi aspettavo molto da questo film ma purtroppo l’ho trovato molto deludente… Davvero lento, noioso. Ho faticato non poco a mantenere accesa l’attenzione.
Si dimentica facilmente.

Grande Madiba!!! / 11 Ottobre 2012 in Invictus

Un’uomo come Nelson Mandela ce ne sono veramente pochi nella storia dell’umanità. Quello che ha sopportato e quello per cui ha lottato in tutti i suoi anni di lotte e carcere sono incredibili. Poi il sogno oltre che di essere scarcerato dopo 30 anni, addirittura diventare Presidente del Sud Africa con tutti i problemi da risolvere, apartheid come primo scoglio contro i bianchi afrikaner, razzisti e intransigenti.
Il film romanzato ripercorre l’inizio della sua ascesa alla presidenza e il tentativo, riuscito in parte, di cercare di unire il popolo come un unica forza per salvare il paese. Arma migliore lo sport e in questo caso il rugby.
Mi è piaciuto molto anche se non nego che forse un po’ troppo americanizzato, un po’ troppo patriottico, direi un po’ troppo fiocchettato. Non completamente realistico. Comunque Morgan Freeman è una sicurezza.
Da vedere per saperne un po’ di più…

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25 Agosto 2012 in Invictus

Morgan Freeman è bravo ma lo sapevamo già tutti senza bisogno che girasse questo film, di cui infatti non ho alcun ricordo (tranne che la parte ideale per Matt Damon è decisamente quella dell’atleta inespressivo)

8 Febbraio 2012 in Invictus

Un film ricco d’ispirazione, con un Freeman che ancora una volta mi stupisce per la sua interpretazione.

12 Marzo 2011 in Invictus

Il soggetto è talmente bello e importante che non occorreva un Eastwood per girare questo film. E infatti è uno dei film meno “eastwoodiani” che ricordi. Educativo, ma poco problematico per i miei gusti personali.

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