recensione Quasi Amici / 3 Giugno 2012 in Quasi amici
Quasi Amici, (Intouchables, in Francia) è un film che fa ridere e fa commuovere ma soprattutto è un film vero!
Questa è la fantastica storia di un amicizia speciale.
Dopo un incidente di parapendio il ricco Philippe (François Cluzet) resta paralizzato dal collo in giù. Costretto ad assumere un badante che si occupi di lui, Philippe, fa la conoscenza di Driss (Omar Sy): un ragazzo di colore dalla vita difficile. Driss si presenta alla selezione non per farsi assumere ma bensì per avere il sussidio di disoccupazione, saranno i suoi modi spiccioli a fargli avere un opportunità, in quanto Philippe non chiede nient’altro che essere trattato come un essere umano. Il rapporto tra i due si amalgamerà così tanto che l’uno farà da spalla all’altro, e l’uno migliorerà la vita dell’altro, in qualche modo.
Il punto forte è, ovviamente, la sceneggiatura scritta in modo eccellente (da Eric Toledano e Olivier Nakache che sono anche i registi), tanto da farti dimenticare che sei in sala a guardare un film. Ci si sente completamente immersi nella storia, quasi fossimo dei passanti che origliano i discorsi dei protagonisti ed il merito di questo va anche della regia, pieno di primi piani e sequenze “personali” e di qualche momento lento e di riflessione tipico del cinema francese.
Tutto ciò funziona alla grande grazie, soprattutto, alla scelta di attori perfetti nella loro parte sia quelli principali che quelli secondari.
Una mensione va alla colonna sonora che spazia dalla musica classica alla disco, come a rimarcare il variegato rapporto tra i due personaggi.
Difficilmente dimenticheremo questa “Strana Coppia”, e questa pellicola che ha saputo mescolare amicizia, situazioni razziali e sociali, risate e commozione.
Voto 8

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