Recensione su Intervista col vampiro

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14 Novembre 2014

Esseri immortali per eccellenza, spietati e feroci assassini, esseri soprannaturali dotati di forza, resistenza e velocità fuori da ogni logica umana, angeli oscuri che incarnano il male, un male che ti attrae come un dolce miele velenoso, che ti seduce con sensualità, con piacere, con estasi, che ti spoglia dolcemente della tua vita.
I vampiri hanno da sempre un posto esclusivo nelle leggende, da sempre amati, odiati, temuti, in parte anche invidiati per quella loro condizione di vita eterna e di eterna giovinezza, un esistenza però che, vista da vicino, è ancor peggiore della morte stessa, è una condanna all’oscurità, alla solitudine eterna, alla tristezza, al non senso.
Neil Jordan ci dà una descrizione molto intrigante di questi esseri, un film affascinante il suo, un continuo salto tra vita(anzi, meglio dire non-vita) presente e vita passata dei vampiri, un film che si basa su una sceneggiatura per nulla scontata, che ti rapisce fin dal primo fotogramma, un film che vede riunito un cast a dir poco stellare(un Tom Cruise in grande spolvero…trovo che questa è, dopo “Nato il Quattro Luglio” e “Magnolia” la sua più grande interpretazione, Brad Pitt, Antonio Banderas, Christian Slater), con una colonna sonora accattivante, con una morale filosofica che fa riflettere.
Un film dal sapore classico, romantico nelle atmosfere, sfarzoso nei costumi, raffinato nei dialoghi…a mio modesto parere secondo in bellezza solo al “Dracula” di Francis Ford Coppola.
In un’era in cui la figura del vampiro è stata letteralmente ammazzata da quell’obbrobrio che risponde al nome di “Twilight”, è bello riscoprire film che invece ne esaltano la bellezza, ilo fascino, la malinconia e la profonda suggestione che questi personaggi suscitano da secoli.
Una menzione speciale alla piccola Kirsten Dunst…non amo questa attrice, mi è di un’antipatia unica, ma in questo film è di una bravura e di una bellezza indescrivibile… ci regala con la sua interpretazione il ricordo di un personaggio memorabile, affascinante, splendido, degno di entrare a pieno diritto nella storia del cinema sui vampiri.

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