Recensione su A proposito di Davis

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Se non c’è una fine, manca il fine. / 30 Marzo 2014 in A proposito di Davis

Nella Metafisica dei costumi Kant distingueva tra “il prezzo di una cosa”, che è un valore relativo, e il “valore assoluto”, interno, o “dignità”, che spetta soltanto all’uomo in quanto persona esistente come fine in sé e mai come mezzo. Ma nella società del denaro tutto acquista un prezzo, e quindi anche l’uomo. Ma non è solo di questo rischio che sembra metterci in guardia la circolare storia di Llewyn Davis, quanto piuttosto quel nichilismo, quella perdita di ogni ricerca di senso che questo scenario, non tendendo a nessuno scopo se non all’autopotenziamento, dischiude. Che cos’è bello, giusto, vero e,in questo caso, cos’ è meritevole di essere ascoltato, sono tutti valori subordinati a cos’è utile, cos’è vantaggioso, dove la misura è il denaro, che, da mezzo per produrre mezzi e soddisfare bisogni, è diventato “il fine”, in vista del quale si producono beni e si soddisfano bisogni. L’espressione in questo caso non è del tutto appropriata. Il denaro infatti più che “elevarsi” a fine, ha “deposto” ogni fine. Di esso si può dire, proprio come l’andamento di questo film, che “il movimento è tutto, il fine è il nulla”. Nel suo movimento nessun oggetto riesce a valere per se stesso, ma acquista o perde valore nel processo. È noto che produzione e consumo sono due aspetti di un medesimo processo, dove decisivo è il carattere “circolare” del processo. Ma non è l’unico “circolo vizioso”. Di parallelo anche le vite di quelle persone che non riescono a rientrare tra l’inizio e la fine di queste catene di produzione, sono diventate dei circoli viziosi senza una fine. L’individuo è vittima di una diffusa mancanza di prospettive di progetti, se non addirittura di sensi e di legami affettivi. Così ci viene presentata la vita di Llewyn Davis: come un disegno di Escher dove, salendo o scendendo lungo i gradini di un sistema gerarchico, si ritorna inaspettatamente al punto di partenza.

2 commenti

  1. mithen86 / 31 Marzo 2014

    Stupenda analisi Mariano!!!

  2. Polemos / 1 Aprile 2014

    Grazie Mithen 😉 !

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