Tre biondi su due carrozzine / 11 Luglio 2015 in Inside I'm Dancing

Visto per la prima volta undici anni fa, ieri sera ho sentito la vocina del DVD che mi sussurrava “prendimi”, e ho fatto bene ad ascoltarla.

Un ragazzo con una paralisi cerebrale con effetti fisici ma con la testa ancora lucida (sedia a rotelle), un ragazzo con paralisi totale del corpo e con la testa a perdere (sedia a rotelle), una ragazza normale che vive la sua vita da ragazza e che, facendolo, entra anche in quella dei due amici.
Un trio particolare ed instabile, come tutti e tre i giovani si rivelano essere. Proprio perché sono giovani.

Sono deboli ma vogliono sembrare forti, vogliono e sentono il bisogno dell’indipendenza, anche solo per andare al bagno o potersi mettere a letto senza aiuto.
La scena in cui Rory gioisce con il compagno di non dover più dar conto a nessuno, seguita a ruota da quella in cui attaccano volantini per cercare un assistente, rende bene l’idea.

Ma sono anche forti, nonostante spesso credano di essere troppo deboli per conquistare quell’indipendenza tanto desiderata. Tranquilli, non faccio spoilers.

Non è un film memorabile, ma lo considero un piccolo gioiellino.
E’ delicato e tagliente, e riesce a comunicare senza cadere nel banale o nell’aspettato.
O, peggio, nella tragicità causa di molte lacrime facili.

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