7 Recensioni su

Inferno

/ 20155.7210 voti

Inferno per chi guarda / 27 Luglio 2017 in Inferno

Se con Angeli e Demoni la situazione dei romanzi di Dan Brown portati al cinema da Ron Howard era -proprio lievemente eh, beninteso- migliorata, con Inferno si precipita a livelli pessimi. A sto giro Langdon (ancora ovviamente Tom Hanks) si ritrova confuso e ferito in un ospedale fiorentino, dove viene aiutato da una dottoressa (Felicity Jones) mentre è braccato da mezzo mondo e vittima di visioni allucinanti e minacciose. C’è una donna vestita da carabiniere che lo bracca, l’OMS guidata da un francese (Omar Sy) e c’è il mistero del personaggio di Zobrist (Ben Foster), miliardario che a quanto pare ha creato un virus per ridurre la popolazione mondiale. Il tutto, collegato all’Inferno del nostro Dante. Nah, non ci siamo proprio. Ancora una volta, non so come sia il libro, ma sinceramente sto film non ha senso, con tutti questi nemici, tradimenti, organizzazioni strane, pare una sorta di 007 “intellettuale” ma proprio dei poveri. Mi spiace, ancora una volta, per Hanks e Howard, attori e registi fantastici, ma mai nemmeno lontanamente sufficienti in questa seriaccia.

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Il voto sarebbe un 6.5 / 17 Luglio 2017 in Inferno

Terzo film tratto dai romanzi di Dan Brown con protagonista Robert Langdon.
Stavolta è passato un pò più di tempo dalla lettura del libro e quindi sono un pò meno critico rispetto all’adattamento cinematografico. In linea di massima corrisponde abbastanza anche se, guardando su Wikipedia, mi sono accorto di numerose “licenze” che Ron Howard e soci si sono presi.
Il prologo vede una persona inseguita da tre uomini per le vie di Firenze che si rifugia su un campanile e vistosi perduto si getta nel vuoto; si scopre in seguito che l’uomo è Bertrand Zobrist (Ben Foster) un miliardario eccentrico che è enormemente preoccupato (scusate l’eufemismo) del sovrappopolamento mondiale.
Poi l’azione si sposta su Robert Langdon (Tom Hanks) che troviamo in un letto d’ospedale ferito e confuso (ha perso la memoria degli ultimi giorni) con una donna che cerca di ucciderlo. Riesce a scamparla grazie all’aiuto della dottoressa Sienna Brooks (Felicity Jones) che lo porterà a casa sua per proteggerlo.
Inizio un pò confuso con le visioni di Langdon che si sovrappongono all’azione; per chi ha letto il libro è facile seguire il film, con l’azione che parte da Firenze per passare da Venezia ed arrivare a Istanbul. Mistero e azione con i soliti enigmi e fantastiche location che caratterizzano i romanzi di Dan Brown con una rischiosa caccia al tesoro (o all’indizio) che si snoda per le vie della città di Firenze che è uno dei protagonisti del film.
Nel resto del cast da citare Omar Sy (Quasi amici) nei panni di Bouchard, uno dei membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che insegue Langdon.

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Qualche incongruenza con il libro che pesa sul senso del film / 24 Aprile 2017 in Inferno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Sono un discreto fan di Dan Brown, pur riconoscendo che non è né Hemingway né Pirandello. Di conseguenza ho visto i tre film tratti dai principali successi editoriali e “Inferno” non fa eccezione.
Purtroppo questo film ha dei difetti.
Non parlo di eventuali errori storici o artistici, prima di tutto perché non sono un esperto e poi perché preferisco analizzare il film come prodotto di intrattenimento.
Le ambientazioni sono come al solito belle e affascinanti, anche se il merito non va di sicuro al film o al libro. C’è da dire che è la prima volta che ciò che immagino leggendo, si tramuta fedelmente in ciò che vedo sullo schermo: non ho mai visitato Istanbul eppure le sequenze ambientate nella grotta sotterranea erano esattamente (al 100%!!!) come le avevo immaginante. Stesso discorso per le scene nei vari palazzi di Firenze (città che ho visitato in modo, purtroppo, veloce parecchi anni fa).
Ci sono moltissime incongruenze con il libro che rendono il film decisamente più superficiale e tendono a sminuire le azioni di Zobrist e della stessa Sienna; non viene menzionato in modo dettagliato il passato di Sienna e perché si affezioni tanto a Zobrist. Inoltre nel film il virus è semplicemente un agente mortale, mentre nel libro lo scopo di Zobrist è quello di sterilizzare, attraverso il virus, una parte di popolazione mondiale (a caso) per diminuire le nascite e quindi l’affollamento del Pianeta. Infine, viene completamente eliminato il discorso sul Transumanesimo di cui Zobrist e Sienna sono ferventi sostenitori.
Esistono altre differenze, meno incisive, come le caratteristiche fisiche della dottoressa Sinskey e di Vayentha; oppure l’eliminazione di alcuni personaggi le cui azioni vengono in parte sostituite da altri.
Nel complesso è un discreto film di intrattenimento, ma non trova il favore di chi parte già prevenuto sulla penna di Dan Brown.

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7 Marzo 2017 in Inferno

Uno dei buoni motivi per vedere un film tratto dai libri di Dan Brown è la spettacolarità delle location e, anche questa volta, non si resta delusi.
Rispetto al libro si ha meno tempo per notare le assurdità e gli errori storici, archtettonici, artistici… basta che sia spettacolare e complottoso, ma che sia corretto o fedele rispetto la storicità dei fatti narrati a Brown non importa.
Il film è una fotocopia dei precedenti, cambia la location e la motivazione del cattivo, ma di base si sa come va a finire dai titoli di testa.
La sola cosa certa è che, per la prossima avventura, a Langdon/Hanks dovranno affiancare una badante.

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. / 5 Marzo 2017 in Inferno

Ridondante!

Che brutta immagine che hanno di noi.. / 20 Ottobre 2016 in Inferno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Robert Langdon se la cerca proprio.
Questa volta è alle prese con un pazzo che vuole il nuovo Rinascimento per l’umanità; uno sterminio per poter ripartire al meglio.
Quello che si vede è un film dove il tempo è fondamentale per poter salvare l’umanità.
Ma quello invece che passa come messaggio è che gli italiani sono dei veri e propri deficienti…
Possibile che il mondo intero ci vede così? O è solo Ricky Cunningham (Ron Howard) che ha una pessima considerazione delle nostre forze dell’ordine e non solo?…
Praticamente Tom Hanks è in grado di fare e muoversi per tutte le strutture, chiese e musei italiani con una facilità imbarazzante. Riesce anche a rubare la famosa maschera di Dante con tanto di telecamere a circuito chiuso e alla fine rimetterla al suo posto senza che nessuno se ne accorga… Ok, potremmo forse essere non molto rigidi ma dei perfetti idioti non credo proprio.
E la frase che viene più volte detta è
“TANTO STIAMO IN ITALIA!!!”…
Ron… MAVAFFAN****… Te, Fonzarelli e tutto l’HAPPY DAYS.
Che poi pare che Dan Brown nel libro non sia così (non l’ho letto ma mi hanno detto che anche lo stesso finale è diverso)… Quindi è un preconcetto tutto suo. E ha fatto pure la PRIMA a Firenze.
Oltre che cornuti anche mazziati…
Per il resto bella la fotografia e la trama non che sia fantastica ma si può vedere.
Direi che il mio voto per il film la sufficienza la prende ma per il messaggio un bel 3 se lo meriterebbe proprio.
Ricky Cunningham… Sciacquati la bocca quando parli dell’Italia.
Ad maiora!

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18 Ottobre 2016 in Inferno

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