no titolo / 4 Agosto 2020 in Indiana Jones e il tempio maledetto
Mi dispiace dirlo, ma il secondo capitolo della saga a tratti annoia. L’ispirazione sembra essere un qualunque vecchio film di James Bond, in salsa quasi esoterica, da cui purtroppo sembra ereditare (ed esasperare) una rappresentazione della figura femminile non proprio forte, anzi… Se nel primo capitolo il personaggio di Marion se non altro aveva carattere, come molte Bond girls, pur tuttavia sembrando del tutto incapace di resistere al fascino di Indiana Jones (proprio come tutte le Bond girls con 007), qui la presenza della coprotagonista femminile appare puramente decorativa. Di più, la trovo una rappresentazione offensiva nei confronti del genere femminile, macchiettistica nel modo più becero, imbarazzante. E sì che il film è ambientato nel 35, casomai questo dovesse voler dire qualcosa, ma è pur sempre un film del 1984, e si poteva fare decisamente di meglio. Riuscire a mettere in scena negli anni 80 una rappresentazione della donna persino più mortificante di un qualunque film degli anni 60 di 007 era una sfida bella tosta e ci sono riusciti. Che peccato.

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