18 Recensioni su

Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

/ 20105.6275 voti

promosso / 28 Settembre 2020 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

a me è piaciuto, buona commedia dal sapore agrodolce con un ottimo cast

5 / 12 Settembre 2016 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Fosse stato il primo film di un regista sconosciuto l ‘avrei accettato di buon grado.
Ma da Woody Allen no.

Stereotipato….. 5 / 3 Marzo 2016 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Una vicenda che si lascia seguire, come un racconto quotidiano di qualsiasi famigliola, che non nasconde però lo stereotipo dell’infedeltà, dei problemi di cuore di ognuno e dei sotterfugi e piccoli segreti che si celano dietro.
Di certo non è un “bel” Woody Allen, anzi, forse il più spento: tutto già visto, tutto prevedibile, tutto scontato.
Si salva solo Naomi Watts, un palmo sopra gli altri. E Hopkins, poverino… sembra abbia 100 anni…
Per me non raggiunge la sufficienza. 5.

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2 Maggio 2013 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Non so perché mi sia piaciuto così tanto questo film.
Forse perché é terribilmente sincero.
Forse perché la commedia quotidiana che sfocia nel piccolo dramma esistenziale di una scelta sbagliata é tragicamente umana.
Un film che ho sentito bistrattare da più parti e che invece mi ha tenuto incollato allo schermo con i suoi dialoghi così onesti. Non mi ha annoiato per nulla. Mi rendo conto di andare in controtendenza, scorrendo i commenti, eppure non posso fare altrimenti.
Non é il solito film umoristico-alleniano, ma neanche il solito (minoritario) film non-umoristico-alleniano (alla Interiors per intenderci), di quelli forbiti e vagamente filosofici.
E francamente non capisco chi dice che “non si ride nemmeno” come se Woody Allen dovesse sempre e necessariamente far ridere in ogni suo film (e comunque ci sono almeno un paio di scene esilaranti).
Sì, c’é il solito ingrediente alleniano dell’affresco di vite di borghesi intellettuali, di quelle vite che invidi fortemente salvo poi consolarti con lo stesso fatto che vite del genere, bontá loro, per fortuna esistono, e che sei solo sfortunato a non essere del giro.
Ma c’é di più.
C’é una sinceritá di fondo disarmante.
Il personaggio di Dia é centrale nella mia visione di questo film: a tutti noi piace flirtare con la vita mentre lei tenta di non farci deragliare dai binari che ci siamo affannosamente affrettati a costruire.

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12 Aprile 2013 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

tante chiacchiere ma alla fine non si arriva da nessuna parte

2 Aprile 2013 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Non merita la sufficienza, per via della sua irresolutezza. Tutte le vicende, già velleitarie per costituzione, non si concludono realmente, mantenendo lo spettatore nell’incertezza, anzi amareggiandolo.

18 Febbraio 2013 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Un Woody Allen particolarmente appannato dopo aver visto l’intera filmografia di Pieraccioni in un solo giorno (?).

13 Gennaio 2013 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Cinica riflessione sulle dinamiche della vita e sulla felicità, mette in secondo piano una vera storia per dedicarsi più che altro a un tema. Senza lode né infamia, rivisto in inglese guadagna decisamente qualche punto liberandosi dall’orribile insopportabile doppiaggio.

17 Dicembre 2012 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Vedere troppi film di Woody Allen in un periodo di tempo non veramente esteso da cattivi risultati. É sempre uguale. Che palle. Basta. C’è il solito scrittore in crisi, impersonato non so perché da un bestione enorme, la solita moglie gnocca ma che si innamora di un’altro, un altro pugno di personaggi vari e strampalati che intrecciano relazioni, si prendono, si mollano, si rincorrono e riprendono. L’amore non dura, è stato bellissimo e finirà, non succede niente, si finisce con il gusto di aver visto il solito filmetto effimero e divertente. Questa cosa che le donne del protagonista siano tutte tope poi è fastidiosa. Non voglio più vedere Woody Allen almeno fino al prossimo inverno, sia chiaro.

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Allen antology / 25 Giugno 2012 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Torna,anno dopo anno,stagione dopo stagione,imperturbabile e fresco,il nuovo film di Woody Allen.Dopo “Basta che funzioni”,per chi scrive,un piccolo capolavoro,era veramente difficile riuscire a dare l’idea di una commedia di livello alto,o addirittura altissimo,come volevano essere le pretese.”Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” è,il suo peggior film del nuovo millennio,insieme forse a “Sogni e Delitti”.E questo non è perchè Woody col tempo sia peggiorato tanto(vabbè,forse anche questo),ma perchè i canoni delle sue commedie sono diventati ripetitivi e le sue gag stantie.Anche in questo nuovo film non manca certo il divertimento,come non manca uno spunto per la riflessione.I temi della vicenda,però,sono ricorrenti,e perdono di spessore:il desiderio di evadere la realtà,la vecchiaia come gabbia,l’amore come via di fuga.Non c’è un vero e proprio toccasana,nel discorso di Allen,non c’è un maggiore spunto di riflessione.In “Basta che Funzioni” si raccontava,come ha fatto spesso,grazie al corpo di un’altra persona,qui,invece e purtroppo,tenta di raccontarsi con gli occhi di più persone,in una commedia corale non riuscitissima,che aggiunge ben poco all’opera alleniana e che forse non scontenterà i fan,ma incoraggerà i (pochi) detrattori.Certo,il discorso di Allen sarà prevedibile e già visto,ma ha delle doti importanti che lo rendono eccezionale e ben visibile agli occhi del mondo.”Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” non sarà sicuramente ricordato come uno dei capolavori di Allen,nè sarà idolatrato come un “Hannah e le sue sorelle” o un “Match Point”,ma ti darà l’impressione del piccolo film,magari presto dimenticabile,ma che dentro esso contiene delle piccole perle di comicità e houmor,spesso nero.Allen,ormai con meta Londra,dopo il piccolo ritorno a New York,per il piccolo capolavoro “Basta che Funzioni” sovraccitato in precedenza,segna un ritorno all’identico,tra personaggi innovativi e vecchie glorie,in un mondo colorato e stellare,dove niente è come sembra e il mondo ci ha lasciato la vita in eredità.Ed è Allen,anche ripetendosi,a rallegrare questa masteodontica eredità.

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Che fine ha fatto Woody? / 2 Febbraio 2012 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Ricordo ancora il Dittatore alle isole, Amore e Guerra, i Dormiglione, e non ci scordiamo di Sam…
E ora cosa ci offri?
Che noia… Che banalità…
Caro il mio Woody sapevi fare molto di meglio. Ora ogni attore che ingaggi deve scimmiottare te stesso.
Torna in te o abbandona e vai a suonare il sax.
Vogliamo il vero Woody Allen.
Vedete altro che è meglio…

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10 Gennaio 2012 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Sicuramente non il miglior allen…anzi…

è davvero Woody? / 22 Marzo 2011 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

non lo stroncherei del tutto, anche se siamo lontani anni luce dagli altri film di Woody, anche dagli ultimi film londinesi, come Match Point e Sogni e Delitti. mi è sembrato che questo film avesse tanto da dire ma che l’avesse fatto male, attraverso personaggi delineati male e attori sbagliati per la parte. l’unico che invece mi sembra adatto al ruolo è Hopkins, che grazie alla sua bravura è riuscito a rendere vita a un personaggio sofferente nonostante fosse riuscito a dare una svolta alla sua vita. il marito di Naomi watts la lascia per un’altra, senza che fosse davvero consapevole di quello che stesse facendo, mentre Naomi se ne frega perchè è impegnata con una nuova galleria d’arte: ed erano marito e moglie? mi è piaciuta invece la signora che si illude di aver trovato l’amore (titolo del film), grazie alle rassicurazioni di un’indovina, ma è troppo macchietta.

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Allen si butta via / 21 Marzo 2011 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Beh, sinceramente dopo “Basta che funzioni” mi aspettava un film un pò più corposo da Woody Allen. Sicuramente il cast è interessante, ma risulta sprecato. Anthony Hopkins sembra calato in un ruolo così diverso dai suoi soliti da risultare ridicolo. Gemma Jones se ne esce con delle battute tali da istigare lo spettatore ad ammazzarla. Da Naomi Watts, a Josh Brolin, ad Antonio Banderas, tutti sembrano macchiette di una storia che giustifica la teoria che le nostre illusioni ci aiutano a vivere meglio.
Non c’è l’ironia nè il sarcasmo del migliore Allen (“Match Point”).
L’unica cosa che mi è piaciuta è Freida Pinto. Sarà perchè sono un suo fan.

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Provaci ancora Woody (ma senza fretta) / 10 Marzo 2011 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Gli assunti sarebbero anche interessanti: il materialismo, le crisi della mezza e della terza età, i destini che si incrociano beffardamente. Il problema è che con queste basi (che d’altronde sono tipicamente sue) Woody Allen non sa dove andare a parare, e infatti il film sembra interrompersi a metà, e quasi tutte le storie intrecciate non trovano una conclusione. La voce off tenta di dare un filo logico e un finale plausibile alla vicenda coprendola con una patina intellettuale, ma risulta solo fastidiosa e a tratti ridicola. Sul tutto una messa in scena dozzinale tipica degli ultimi film dell’autore newyorkese, che non fa davvero onore alla sua storia e può essere spiegata, ma non giustificata, solo dal ritmo da catena di montaggio con cui gira le sue opere. Le belle tonalità della fotografia non possono nascondere le inquadrature trascurate, certe verbosità inutili in bocca a personaggi così piatti (vedi Banderas), i trucchetti fini a se stessi (la ragazza sempre in rosso).
Il mestiere c’è tutto, quella che sembra smarrita è l’ispirazione.

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1 Marzo 2011 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Sicuramente non uno dei migliori Allen – tanto per restare tra i più recenti “Match Point”, ma anche lo stesso “Scoop”, gli è nettamente superiore – ma sempre piacevole e capace di far sorridere.
Appartiene un po’ alla schiera di “Tutti dicono I love you”.

della vanità / 1 Marzo 2011 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

E’ largamente insipido. Sembra un film a la Allen, non un film di Allen, in cui luoghi comuni e piccoli stereotipi si affastellano continuamente. Quello che manca prima di tutto sono i dialoghi, quella proverbiale brillantezza e incisività che è stato il tratto tipico dei film di Allen.
Se l’incipit è bello, ma certo è il Bardo, e la fine l’ho pure apprezzata per come strappa ogni previsione interrompendo tutte le storie in maniera brusca, ma coerentemente facendo diventare tutte le vicende schegge senza senso del molto dimenarsi dei protagonisti, in mezzo non c’è davvero molto. Nè il vecchio in lotta con l’età, nè l’uomo alla ricerca di una via intelletuale, nè la donna alla rincorsa del proprio orologio biologico raccontano qualcosa oltre lo stereotipo, ma soprattutto nelle loro vicende mai si accende il fuoco della battuata o il quadro che ne approfondisca la psicologia. E anche la signora presa da spiritismo e ciarlatane non è gran che ispirata.
Il pessimismo di Allen è terribile, sono tutti personaggi sgradevoli, incapaci di vivere, di decidere, di guardare oltre se stessi, di essere equilibrati, ma il film è largamente senza ritmo e sa, molto, di già visto e raccontato.
Allen è uomo di pochi temi e io amo i suoi pochi temi. La differenza fra un film e un altro allora la fa il modo di raccontare sempre le stesse cose, qui il modo non c’è. E’ come se in questo film avesse messo meno cura del solito.
Il tema principale mi sembra essere la vanità in tutti i sensi, ossia nel significato di vano, vuoto e di compiacimento di sè accompagnato dalla presunzione di avere delle qualità. Da Alfie che pretende di essere ciò che non è (e come è caustico Allen nel fargli ribadire che è un fatto di geni, stilettata allo scientismo contemporaneo che ignora l’invecchiamento, o almeno pretende di farlo), al personaggio di Brolin che pretende di essere uno scrittore, di vivere come tale, pretende pure sempre l’altra donna, chiunque essa sia anche la moglie appena mollata, alla Watts che pretende di essere una gallerista senza averne i quattrini e quasi quasi pure di avere un uomo che neppure la vede.
Cattivissimo Allen, impietoso con tutti, anche con la signora svampitella che sarà pure tenera, ma è scandalosamente stupida. E poi la veggente, insomma lei è proprio 50 e 50, come tutti noi, a volte ci azzecca per puro dato statistico, ma poi fallisce come è normale che sia.
Film svogliato e senza sapore

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Insapore / 24 Febbraio 2011 in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Noiosetto senza scopo.

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