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Inception

/ 20108.11646 voti

Confusion / 24 Gennaio 2022 in Inception

Quando si vuole fare il passo più lungo della gamba, si producono abomini simili. Il mondo onirico degradato a teatrino per recite gigionesche con un Di Caprio sempre più insopportabile. Trama farraginosa, regia posticcia.

Scatole cinesi… / 12 Luglio 2017 in Inception

Un sogno dentro un sogno dentro un sogno… Film letteralmente unico nel suo genere che usa il metodo delle scatole cinesi in un modo originale, ma anche se molto bello, il film va visto più volte per goderselo appieno, data la complessità del film.Leonardo DiCaprio come al solito è eccezionale, regalando al pubblico un interpretazione davvero sublime. Ottima la fotografia e gli effetti speciali, e in tutto questo come sottofondo musicale abbiamo Hans Zimmer che non ne sbaglia mai una.

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Nolan il pasticcione… Fotografia stupenda, soggetto molto intrigante ma trama piena di incongruenze…! / 10 Settembre 2015 in Inception

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Appena uscito sembrava già un film cult! Alcune scene davvero mozzafiato, come quella dei quartieri di Parigi che si ripiegano su loro stessi, spari, azione, il soggetto intrigate e la trama complessa a tal punto dal volerlo rivedere ancora e ancora di nuovo..!
Fermi tutti, ecco trovato il problema! Il film non torna! Per niente! Contiene una marea di errori e incongruenze che lo fanno crollare come la città costruita da Cobb (Di Caprio) e Mal (Cotillard) nei loro sogni, ed uno alla seconda o terza visione un po’ più attenta li nota tutti! Disastro Nolan!

Partiamo dal soggetto (dopo la fotografia la cosa che maggiormente mi è piaciuta!). Questo presenta una serie di temi e di idee intriganti che potrebbero fare da perfetto trampolino di lancio per un regista un minimo ambizioso e visionario e, soprattutto, ben finanziato da qualche major. Nolan poteva essere il tipo giusto (e la Warner il finanziatore ideale)… Peccato finisca col pasticciare tutto quanto, facendo sì un gran bel blockbuster ma rovinando una marea di idee interessanti che potavano esser sfruttate molto ma molto meglio. A tal proposito vorrei sottolineare come è vero che Christopher Nolan sia l’autore del soggetto del film ma anche che la stragrande maggioranza delle idee contenute lì dentro sono state prese da altre parti! Sembra quasi una raccolta di citazioni in un compito d’esame assegnato ad uno studente di Cinema!
Partiamo dall’idea del sogno e del connettersi l’un con l’altro per condividere informazioni ed esperienze fittizie; tutto contenuto per filo e per segno nel film eXistenZ (scritto così) di Cronenberg! Persino la forma dei pod che permettono “il gioco” ha una parte stondata centrale che ricorda quelli di carne di Cronenberg! Stessa cosa l’idea dei livelli ulteriori di sogno (o di gioco, in Cronenberg) e dei protagonisti che finiscono spaesati nel non capire più cosa sia sogno e cosa sia reale. Peccato che in eXistenZ, dove ci sono meno spiegazioni, veramente lo spettatore alla fine non sa più quale sia sogno e quale realtà, mentre in Nolan è ben chiara tutta la divisione dei livelli… Altra similitudine tra i due film è l’idea di fondo dello spionaggio industriale, o comunque degli interessi delle grandi corporazioni, nella messa in moto della trama e della caratterizzazione del film come un thriller.
In molti hanno paragonato Inception a Matrix ma vi assicuro che con eXistenZ non c’è somiglianza ma uguaglianza completa!
A parte questo, rendo atto a Nolan di aver convertito le idee di base di altri nel punto di partenza per un buon thriller. In particolare mi è piaciuto molto come abbia riadattato dei nomi di professioni come ruoli e nomignoli per i personaggi della squadra, dandogli molto un che di “Sporca Dozzina”; per esempio Eames, Tom Hardy (il nuovo Mad Max), è “il falsario”, il cui compito è quello di ingannare i sognatori impersonando altri personaggi all’interno dei sogni (da una bella donna allo zio/patrigno del “bersaglio”, nomignolo del miliardario Fisher a cui devono innestare l’idea), oppure Arianna, Ellen Page (Juno), “l’architetto”, il cui compito è quello di creare, nel senso di sognare per prima, gli spazi (case, strade, montagne!) in cui avvengono di fatto i sogni, o Yusuf, l’arabo che fa “il chimico” e che si occupa di preparare i sieri anestetici che fanno addormentare e fare sogni profondi alle persone.
Le altre idee geniali, almeno a livello visivo, all’interno della trama sono due: la già citata, ultraconosciuta, scena in cui Parigi si ripiega su sé stessa per volere del sognatore (l’architetto), diventata ormai un cult, e l’altra è la scena in cui un treno, completamente fuori posto, travolge la macchina del protagonista nel bel mezzo delle vie di Manhattan. Spettacolare! Geniale! Completamente fuori posto ma di bellissimo impatto visivo!

Riguardo alla trama, iniziano i dolori! Nolan riesce a rovinare l’impalcatura che si era creato con scelte narrative troppo complesse e che non riesce a portare aventi in modo coerente. Il risultato è che nel film torna ben poco! Ma più che la coerenza interna, il problema è che è inutile passare la prima ora e 20 del film in “preparazione” dello spettatore, con lo spiegone (quando Di Caprio, quando Gordon-Levitt etc.) che racconta le “regole del gioco”, quando poi nella successiva ora le vai a violare e contraddire una dopo l’altra! Magari era meglio usare meno parole e più immagini ad effetto (come in eXistenZ, ancora!), piuttosto che finire per contraddirsi su praticamente tutto! Comunque… Mi spiego meglio, su dove secondo me il film si contraddice:
1) Tom Hardy spiega ad Arianna (Ellen Page) che per svegliarsi dal sogno serve il così detto “calcio”, ossia, come dice Di Caprio, “quella sensazione di cadere che ti fa svegliare di soprassalto, ti fa uscire dal sogno di colpo”. Altro modo è quello di morire nel sogno, ma se sei drogato con l’anestetico di Yusuf questo *potrebbe* (in realtà pare che poi ce la facciano!) NON funzionare. Perfetto, abbiamo capito! Ma allora perché nel primo sogno (dentro al sogno) che si vede nel film serve anche la vasca? Non si capisce! Inoltre, quando Yusuf nel primo livello del sogno del piano di innesto cade col furgone giù dal ponte, non dovrebbero svegliarsi tutti? Se non tutti almeno Arthur (Gordon-Levitt) che nel sogno del secondo livello, nell’albergo, è sveglio! Mi sembra che venga un po’ violata la regola precedentemente descritta da Cobb!
2) Subito all’inizio, nel sogno nel sogno nella mente di Ken Watanabe (il miliardario giapponese che li vuole assoldare per l’innesto), Di Caprio spiega che ciò che succede al sognatore “al livello superiore” (la realtà nel caso di un solo livello) si ripercuote dentro al sogno: schizzi d’acqua, vibrazioni, gravità(?!), e persino le ferite (tipo Matrix ma al contrario)… Lo stesso viene ripetuto altre volte nel film, per esempio quando sono nell’albergo nel secondo livello, durante il tentativo di innesto. Ok, perfetto, ma allora come mai mentre il furgone del primo livello sta precipitando ed è in assenza di gravità, i sognatori nel secondo livello sono nell’albergo in assenza di gravità,ma i personaggi nel terzo livello, quello sulla neve, sembrano non risentirne? Nel sogno sulla neve non dovrebbe esserci gravità! E nemmeno nel limbo… Altra regola apparentemente violata!
3) L’anestetico di Yusuf. Grazie a questo si velocizzano le funzioni cerebrali, per cui il sogno risulta ancora più realistico e dinamico, e si anestetizzano tutti i riflessi di modo da rendere il sogno estremamente stabile, a prova di schiaffo, e permettere il sogno nel sogno nel sogno… Tutto questo “lasciando inalterate le funzioni dell’orecchio interne”, come chiarisce Yusuf, per cui uno riesce ancora a sentire “i calci”. Perfetto! Come mai le carambole ed i molteplici ribaltamenti del furgoncino al primo livello non vengono avvertiti come calci? Solo quando questo cade dal ponte nel fiume si ha il calcio… Allora inizio a pensare che “il calcio” sia l’acqua e non la sensazione di cadere! Mah…!
4) Il limbo: se uno muore nel sogno mentre è anestetizzato dal siero di Yusuf non si sveglia ma finisce nel limbo, “uno spazio onirico grezzo” con solo “puro infinito subconscio”. E se hai la fortuna di condividere il sogno con Cobb, lì ci trovi pure le proiezioni lasciate dalla sua mente e da quella di Mal. Ok, quindi è bene non morire da sedati. Capito tutti? E invece no, e durante la missione muoiono sia Fischer (Chilian Murphy), “il bersaglio”, che il signor Saito (Ken Watanabe). Perfetto! A questo punto a salvare la situazione interviene Arianna (Ellen Page), che fino a pochi giorni prima non sapeva niente di niente del meccanismo dei sogni, e suggerisce un bel “Auto da Fé”: lei e Cobb si addormenteranno per andare a riprendere gli altri due nel limbo… COME?? Se era così facile potevi farlo prima per salvare il povero Saito! Comunque… Perché tutto questo abbia senso (a parte che non mi fiderei molto di Arianna la neofita) bisogna che il limbo sia uguale in tutto e per tutto ad un livello di sogno condiviso, e non, come ha detto poco prima Cobb, uno “spazio onirico grezzo, un livello ancora inferiore ai sogni stessi”, “puro subconscio” etc… Quindi, prima contraddizione! Ma mettiamo comunque che sia possibile, che il “livello quattro” sia comune a tutti, e che sia un limbo per Saito e Fischer e un sogno tradizionale per Arianna e Cobb, e che riescano a raggiungerli… Una volta lì come faranno poi a svegliarsi? Per Arianna e Cobb, che seguono le regole del sogno, serve un calcio nel livello tre. A regola sarebbe auspicabile che non morissero, poiché sedati, sennò finirebbero nel limbo del sogno/limbo che è il livello quattro. Giusto? Benissimo, Arianna si butterà di sotto da un palazzo! Ma fa niente, le vogliamo bene così! Per gli altri due invece, Fischer ed il giapponese, che regole valgono? Ci risiamo! Nuova regola nascosta (con duplice inconsistenza con le precedenti!): apparentemente, quelli che sedati muoiono nel livello n, e finiscono nel limbo nel livello n+1, possono “tornare in vita” al livello n semplicemente morendo, come avverrebbe in un SOGNO in cui NON SONO SEDATI, invece di finire nel “limbo del limbo” al livello n+2. Tutto chiaro? Perfetto! E infatti Arianna decide di buttar giù da un palazzo Fischer, mentre nel terzo livello cercano di rianimarlo, per riuscire, con un misto di morte + calcio, a riportarlo in vita nel terzo livello. Per amor di Nolan facciamo finta che vada tutto bene e che morendo nel limbo si torni in vita di là al livello tre: Fischer si sveglia con un proiettile nel petto (e Saito dovrebbe poi svegliarsi col petto sanguinante per la ferita del livello superiore)… e a rigor di logica dovrebbero rimorire in breve tempo, come avevano appena fatto! Inconsistenza due. Ottimo! L’unica possibilità di salvezza, ragionando su “istanti di tempo”, è che i due ritornino in vita contemporaneamente nell’istante in cui riceveranno il calcio dal livello di sopra, il due nell’albergo… E per, quanto riguarda il giapponese, anche dal livello di sopra ancora, l’uno nella città! Ce la faranno i nostri eroi? Immaginiamo di sì, e mettiamo ancora la nuova regola che, come nei videogiochi, se uno muore (va nel limbo) e poi resuscita ha il massimo di vita e, come Fischer nel film, riesce tranquillamente ad aprire la camera di sicurezza e a “farsi innestare l’idea”. In pratica questo dovrebbe essere l’apice della trama del film, ma di fatto risulta l’apice del caos e, se lo spiegone Tom Hardy non lo avesse già raccontato un’ora prima, nessuno avrebbe capito in che modo questa “inception”, l’innesto, sarebbe stato messo in pratica. Insomma… troppo troppo contorto e inconsistente! Viene chiesta troppa astrazione e noncuranza delle regole che un’ora prima erano state descritte allo spettatore perché il tutto risulti sensato! Ma non è finita, manca venti minuti!
5) Innestata l’idea, sarebbe bello che i protagonisti sopravvivessero per raccontarlo! Eh già, ma Saito? Lui s’è perso tutto, aveva partecipato alla missione per vedere coi suoi occhi che a Fischer venisse innestata l’idea ma, causa infortunio, era finito nel limbo. Va beh, noleggerà il DVD! I protagonisti devono quindi svegliarsi dai tre o quattro livelli, ed è quindi necessaria una serie di “calci a raffica”. Eames (Hardy) sentendo che sta per arrivare il calcio dal secondo livello, l’ascensore, fa esplodere la fortezza del terzo (cercando di non uccidere nessuno prima che si fosse risvegliato nel secondo livello!), dando il calcio a quelli rimasti nel quarto (il sogno/limbo): Cobb, Saito ed Arianna, la quale però, inspiegabilmente, non aspetta beata la fine del calcio e si butta giù da un palazzo. Lo dicevo che non ci si poteva fidare di lei! E invece no, e il meccanismo morte (impatto al suolo) + calcio (la fortezza che crolla) sembra ancora una volta funzionare, come era stato prima per Fischer. A questo punto uno sarebbe portato a pensare che per uscire dal sogno/limbo al quarto livello, in qualunque modo tu ci sia finito, basti uccidersi e farsi dare un calcio da sopra in simultanea. Sembra una gran confusione ma prendiamola per buona! Purtroppo però ho una brutta notizia per le fan di Di Caprio, ma ci arriviamo… Cobb e Saito, come se non ci fosse già abbastanza caos nella trama, pur sentendo il calcio decidono di ignorarlo e non si svegliano. Tutti gli altri sembrano farcela a superare una serie di calci, calibrati al millesimo di secondo.
6) Il finale di Cobb e Saito. La fortezza del terzo livello del sogno è distrutta e al quarto livello sono finiti gli effetti del calcio. Verrebbe da sperare che Saito e Cobb non siano rimasti feriti nel crollo della fortezza, ma visto che il furgoncino del primo livello è già stato crivellato di proiettili e nessuno ne ha risentito, sembrerebbe che nei sogni non possa succedere niente di male ai sognatori se questi non se ne accorgono; se te dormi ma ti crivellano di proiettili non hai modo di accorgertene e quindi non rimani ferito (a meno che Yusuf non te lo faccia notare dopo), e lo stesso se te dormi ed esplodi insieme alla fortezza. I problemi magari arriveranno dopo (messo che ci sia un dopo, fan di Di Caprio!). Come dicevo, per Di Caprio e per Saito sono finiti i calci dai livelli superiori; si vede chiaramente la scena in cui il furgone ha impattato con l’acqua e sta andando verso il fondo con Di Caprio ancora dentro, completamente sommerso (oh, più chiaro di così!?). Il film ritorna quindi alla scena dell’inizio in cui Cobb va nel suo “puro subconscio” al palazzo di Saito, ormai vecchio, per ucciderlo.

Chi ha visto il film Repo Men, con Jude Law, ha già intuito come stiano andando le cose; il caos nella trama è ai massimi livelli ma, basandoci su quel che abbiamo visto fino ad ora, pare che i calci dai livelli superiori siano terminati, Di Caprio e Saito stiano affogando nel furgoncino e che l’opzione suicidio da sola non sia sufficiente per svegliarsi da sedati negli svariati (almeno tre) livelli di sogno in cui sono immersi. A voi la conclusione!
Ultime scene in cui i protagonisti atterrano negli USA e DiCaprio torna a casa.

Come ho scritto anche per Interstellar, i film di Nolan in cui per ore vengono spiegate regole che vengono violate (Inception) oppure semplicemente non usate (Interstellar) è un po’ come leggersi il manuale da 300 pagine di un gioco da tavolo, e poi giocare ad altro o inventarsi regole a caso! E’ frustrante! Sembra di aver perso tempo facendo uno sforzo di attenzione senza poi venire ripagato!
Per quanto riguarda il finale del film, per me, come dice Eames (Tom Hardy) nella fortezza nel terzo livello, può benissimo essere tutto finito a mezzora dalla fine: Fischer morto, il giapponese morto e Cobb ed Arianna che è meglio che non facciano cosa hanno in mente di fare andando nel limbo, e la missione fallita! In questo modo il film sarebbe sicuramente più cinico ma un pochino meno incoerente, e con un po’ di scene in più da togliere dal finale…
Poi ho sentito molti discutere sul fatto che il totem di Cobb non sia la trottola ma un anello. Mhm… Secondo me ha poco senso ed è inutile chiederselo! A parte rendere inutili precedenti scene dove Cobb guarda la trottola cadere, non cambia per altro la trama del film e la marea di incongruenze che ci sono! E’ un po’ come desiderare in Titanic il finale in cui Di Caprio vive: la trama è la storia d’amore tra i due protagonisti, punto! Che Di Caprio viva o muoia (in Inception) è solo interesse di chi vuol fantasticare su possibili sequel e ha bisogno a tutti i costi del finale positivo! Il film finisce quando finisce, e la sua trama lo stesso; se la scena si interrompe senza vedere se la trottola cade o no è perché o non è importante ai fini della trama o perché per esempio è già tutto spiegato prima.
Altra nota negativa la devo fare sulle scene di azione, in particolare quelle girate sulla neve. Mi rendo conto che con i protagonisti vestiti militari mimetici tutti uguali, e a loro volta uguali ai cattivi, è difficile capire chi spara a chi, chi ci rimane e chi sopravvive. Però allora, regista, fai meglio ad evitare certe scene tutt’altro che necessarie in Inception, o almeno di inserire chiari tratti distintivi; per esempio, uno dei protagonisti col lanciafiamme, uno col fucile di precisione, uno con la radio etc.! E’ il classico espediente dei film coi militari tutti vestiti uguali (vedi Full Metal Jacket!). Delusione Nolan, soprattutto vista la bravura tecnica dimostrata ne Il Cavaliere Oscuro!

Nel complesso non è quindi un brutto film, ci sono scene visivamente stupende ed un ritmo generale buono. Viene però rovinato dalle incongruenze che rendono inutili le mezzore di chiacchiere di descrizione e preparazione dello spettatore ai meccanismi del sogno o alle “regole del gioco”! Peccato! Gli stessi difetti Nolan li ha ripetuti in Interstellar… Doppiamente peccato!
Ad ogni modo i suoi film, indipendentemente dai giudizi critici, guadagnano comunque moltissimo. Spero quindi che lo finanzino sempre per nuovi progetti e, prima o poi, superi questi suoi difetti e la mania di voler complicare e rovinare ogni buona idea che gli possa venire! Secondo me il suo film migliore rimane comunque The Prestige, seguito da Memento!

Voto complessivo: 6 (media aritmetica di 10 a fotografia e effetti speciali, 6 al soggetto copiato da altri e 2 alla trama rovinata)

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Inception / 13 Agosto 2015 in Inception

Nolan sarà bravo, ma credo proprio che sia anche un gran ruffiano.
Se fosse un cuoco il suo menù alternerebbe minestrone e ratatouille, ratatouille e minestrone.
Gli ingredienti, questa volta, sono il caro vecchio Matrix e un classicone d’autore come il Solaris di Tarkovskij, cui si ispira per buona parte della sceneggiatura, con l’idea della moglie rediviva.
Film osannato dai più giovani e che divide quelli un po’ meno giovani, Inception sicuramente si fa piacere per ritmo e intensità, oltre che per gli innovativi effetti speciali (su tutti, quelli che consentono alla città di Parigi di piegarsi come un origami).
Ma di sostanza ne vedo poca, o forse troppa, il che, in fin dei conti, è lo stesso.
Una storia affascinante, ma ingarbugliata come poche (sta cosa degli enne livelli di sogno sembra fatta apposta per innervosire anche i più placidi spettatori).
A me francamente il film, dal punto di vista dei contenuti, non è piaciuto, anche se alla fine si salva per regia ed effetti speciali.
Dai Batman in avanti Nolan non riesce proprio a convincermi, nonostante la mia assoluta buona disposizione d’animo nei suoi confronti, derivante dalla totale apertura di credito concessagli dai tempi di Memento.
Diverso il discorso su Di Caprio, che come attore non riesco proprio a farmelo piacere (dopo la scena iniziale stavo già sbuffando). Nel suo caso credo di avere ormai maturato uno di quei pregiudizi che non consente di valutare con la dovuta serenità, un pregiudizio che tuttavia, in qualche occasione, son riuscito a superare, in quei (pochi) casi in cui ha saputo regalare un’interpretazione di livello, discostandosi dalla sua mimica monocorde. Ma decisamente non mi è sembrato questo il caso.

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8 stelle e mezza / 24 Luglio 2015 in Inception

Il mondo si divide in due gruppi di persone: quelli che considerano Inception un capolavoro e quelli che lo ritengono spazzatura. Sono fiera di far parte del primo gruppo, perché questo è decisamente uno di quei film da guardare almeno una volta nella vita.
La fotografia è buona e il cast è ben assortito (thank God for giving us Joseph Gordon-Levitt).
E il finale aperto l’ho adorato. In generale non sono una fan delle non-conclusioni, ma qui era proprio necessario, e mi ha fatto riflettere.

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Recensione veloce / 30 Aprile 2015 in Inception

Per me il miglior film della storia del cinema.

Che palle / 8 Aprile 2015 in Inception

Quelli che hanno votato 10 a inception hanno anche votato 4 a titanic: mi vendico… é oggettivamente fatto bene ma personalmente lo considero una noia pazzesca, zzzzzzzz
Siii lo so è vero, leo è più bravo a fare il pazzo, ok!

16 Settembre 2014 in Inception

Questo film è un casino e ha un sacco di mindfuck, ma a me è piaciuto moltissimo, la colonna sonora poi è splendida

Nolan + Zimmer + Di Caprio = Capolavoro / 13 Settembre 2014 in Inception

Premetto: è il mio film preferito in assoluto. Cobb è un “ladro di informazioni”, infatti grazie ad un apparecchio riesce ad entrare nei sogni delle persone riuscendo ad estrarre tutti i segreti. Non può tornare a casa dai suoi figli perché accusato dell’omicidio dell’ex moglie. Gli viene offerta la possibilità, da un ricco industriale asiatico, di tornare a casa facendo un ultimo lavoro, non un estrazione, ma un innesto. Trama complessa, è un film che va seguito con attenzione dall’inizio alla fine. Regia perfetta, le interpretazioni da parte degli attori anche, colonna sonora di Hans Zimmer semplicemente da pelle d’oca. Un film da vedere assolutamente.

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8 Luglio 2014 in Inception

Alla fine del film è sembrato anche a me di risvegliarmi da un sogno in cui ho vissuto piu di due semplici ore. Fantastico.

Capolavoro! 9! / 4 Luglio 2014 in Inception

Uno dei film più belli degli ultimi anni…, intricato, originalo e magistralmente diretto, Nolan impacchetta un film davvero curioso, con una solida sceneggiatura che quasi ci vorrebbe un booklet per spiegarlo. Realtà dentro altre, verità e finzione mescolate intrecciano un genero tra poliziesco e spionaggio in un alternarsi di scene uniche e mondi paralleli su diverse linee temporali. Difficile da spiegare ma sicuramente da non perdere! 9.

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L’architettura dei sogni / 17 Gennaio 2014 in Inception

Dopo Matrix, meglio di Matrix. Non sapevo proprio che mi stavo perdendo a non averlo ancora visto. Il problema è che a volte a sentire fanfare e peana su certi film ti scatta quasi una allergia preventiva; e invece… Strepitoso mix di adrenalina e stratificazione della realtà, Nolan ha giocato con la materia dei sogni senza mai scadere nella faciloneria dell’assurdo. Fino all’ultimo il confine tra realtà e sogno rimane incerto, eppure tutto è costruito come una perfetta architettura.
DiCaprio mi dà questo effetto, di un attore che alterna recitazioni gommose e inconsistenti a prove di altissimo livello, e in questo caso è decisamente al top.

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E tra mente e sogno, azione. / 23 Dicembre 2013 in Inception

Inception è un Thriller del 2010, diretto da Christopher Nolan.
Si tratta di un’opera molto fluida, la quale scorre molto velocemente ed è ricca di azione che mozza il fiato per tutti i 148 minuti. Si tratta, inoltre, di un film girato in modo intelligente e con una trama parecchio elaborata, piena di intrighi; che basa la sua solidità su di una storia fondata da elementi base introdotti nell’opera stessa.
Mi spiego: le scene si susseguono assai fluidamente, cambiando continuamente i campi d’azione e creando un intreccio di realtà parallele, realtà e sogni dominati da elementi (che possono essere persone, oggetti etc..) ispirati alla realtà ma che non la rappresentano, sarebbero impossibilitati in essa e in essa assumerebbero valori minori.
Leonardo di Caprio è l’attore che interpreta il protagonista della storia, un esperto di sogni capace di insinuarsi nelle menti altrui e, così facendo, estrapolare informazioni o addirittura innestare un’idea che influirà sulla vita del soggetto sognante ed avrà ripercussioni sulle sue decisioni.
Il suo è un personaggio sostanzialmente di buon animo, ma che deve fare i conti con un passato molto turbolento; infatti la morte della moglie avvenne, a sua detta, per colpa sua e ciò influirà sul suo lavoro rischiando più volte di far fallire lui e i suoi colleghi.
Proprio su questo tema si sviluppano le vicende: le peripezie avvengono soprattutto fra continui cambi di realtà e di “livelli di sogno”.
Il poteva essere fuorviante, facendo ipotizzare un film onirico che descrive in modo opprimente gli aspetti più inquietanti della mente. Ma non è per niente questo l’obiettivo del film (e menomale…altrimenti era stato reso malissimo) !
Christopher Nolan è un regista indubbiamente talentuoso, però punta soprattutto sull’azione, sapendo sì dare un aspetti inquietante e cupo all’opera (pur facendolo in modo raffazzonato), ma non sapendo altresì inserire messaggi filosofici, né conferire un atmosfera lugubre od onirica ad essa. Pertanto, questo film non analizza la mente umana, ma si concentra sugli aspetti più spettacolari di un ipotetica realtà parallela che essa potrebbe scaturire nel sogno. Perché nei sogni si possono abbattere i limiti della fisica e, così facendo, conferire alla storia un aspetto surreale e fantascientifico.
In tutto questo, Nolan ci mette tanta action che, oltre a portare avanti la storia, rende più spettacolare il film e sortisce anche un bell’effetto visivo .
Ottimi, dunque, gli effetti speciali ed il montaggio delle scene; buona, nel complesso, la recitazione e la sceneggiatura.
Di Nolan avevo visto solamente i primi due Batman e non mi erano sembrati granché, oltretutto, il terzo prometteva talmente male che decisi anche di non vederlo, avendo troppi pregiudizi. Mi sembra un buon regista, abile ed intelligente, ma ha uno stile troppo banale e commerciale, pur essendo bravo ad arricchire il film di spunti interessanti e, parecchie scene d’azione sono veramente fatte bene ed emozionano alquanto. Non è, secondo me, un grande regista (lo dico avendo però visto pochi suoi film, anzi, se leggeste questa recensione e aveste altri suoi film da consigliarmi, scrivete i titoli nei commenti, così io me li sparo…grazie mille a chi lo farà 😉 LOL), come questo non è un capolavoro, ma certamente un lungometraggio realizzato ottimamente, che raggiunge e supera anche di un po’ il suo modesto scopo e che non delude affatto.

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13 Dicembre 2013 in Inception

Un’opera abbastanza deludente quella di Nolan, che sicuramente ha il merito di innescare un meccanismo di scatole cinesi nel mondo sogni che è abilmente rappresentato con un buon lavoro di montaggio, con una sceneggiatura molto valida ma non priva di smagliature. La direzione degli attori è fin troppo accademica, da film americano medio, e sarei stato curioso di vedere la stessa sceneggiatura nelle mani di autori come Michel Gondry che hanno saputo rappresentare i paesaggi onirici con maggior creatività  visionaria.

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11 Luglio 2013 in Inception

Un film geniale, costruito benissimo, immagini che si intrecciano tra di loro perfettamente. Le ore meglio spese per un film.

23 Dicembre 2012 in Inception

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

L’italiana me lo aveva raccomandato come l’esperienza del secolo, io credo che il suo giudizio (del quale comunque non è che già io mi fidi troppo) sia stato liquefatto dall’essere andata a vederlo con il suo ultimo compagno di mer.. ehm, scopate, un italiano semi-calvo. Parliamo di un film da 160 milioni di bucks, sia chiaro, non è qualcosa di cui non sentirete parlare, capaci di fare onnivasiva (sì, non esiste, grazie) pubblicità per mesi.
Mi piacerebbe persino raccontare la storia ma ho qualche difficoltà. Perché è un casino incomprensibile. Io ero tutto complessato per il mio inglese, invece poi ho trovato anche le critiche su internet a dire che in sostanza non si capisce nulla. Allora, c’è DiCaprio che di mestiere entra nei sogni della gente per vedere cosa c’è (è così, accettate e tirate dritto). Gli propongono di entrare nei sogni di un tipo a capo di una grossa azienda energetica, per non farla diventare troppo potente. Ma non solo a dare un occhio, questa volta si deve instillare un’idea (da cui il titolo). Il che, ti spiegano, uuuuuhhh se è difficile. Quindi lui si fa una squadra, in cui segnalerei il tizio di 500 days of summer con la sua faccia un po’ da tonno-simpatico e anche Juno. Che però ha sempre il medesimo visino da 15enne di quando era incinta, e lo avrà almeno fino ai 55, anche se qui adulta deve essere. E Juno qui la chiamano pure Arianna no? Come Arianna e il Minotauro e il filo, perché è lei che deve aiutare Leo a uscire dal labirinto che si crea. Per fare l’inception dell’idea serve un sogno a più livelli. Quindi la missione diventa entrare nel sogno (primo livello) e poi addormentarsi e sognare (secondo livello) e così via >.< per quattro, quattro ca**o di livelli. A ogni livello il tempo si dilata, I mean 5 minuti al primo sono un’ora al secondo ecc. Già solo per spiegarti tutto ciò impiegano troppe parole per essere che stai vedendo un film. Ma contemporaneamente c’è anche, da guardare a bocca aperta, la parte cinematografica. E lì è assurdo, perché quello che succede ai livelli superiori influenza quelli inferiori :S quindi questi “mondi” creati oniricamente in cui si muovono i protagonisti può capitare che sullo schermo implodano o si sfoglino in mille pezzi o si pieghino a piacimento. C’è una scena da bocca aperta di Parigi che viene.. nemmeno so bene come dire, ripiegata su sé stessa come se fosse un foglio di carta.
Insomma, Nolan sale allo scranno di Dio e fa quel che vuole in palese delirio di onnipotenza, e a parer mio è da vedere al cinema solo per questo. La storia obbiettivamente fa abbastanza schifo, non si capisce nulla, combattono nemici che sono lì nel sogno a ostacolarli non si sa bene perché, DiCaprio ha una ex-moglie nel passato che ritorna in tutti i sogni a sparigliargli le carte. Uguale a come succedeva in Shutter Island, tra l’altro, ormai gli fanno i personaggi con lo stampo. I livelli, mah, sì, è un videogioco, abbiam capito che sapete fare i film come i videogiochi, bravi. Una delle definizioni migliori che ho letto da non so dove è che sia un incrocio tra Matrix e James Bond.
E non potevo dirlo subito?

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INCEPTION, di CHRISTOPHER NOLAN / 8 Settembre 2012 in Inception

INCEPTION
Recensione di Monia Iori

Un salotto nella penombra del pomeriggio. Un tavolo. Una trottola. La trottola gira, non si ferma, non cade, non risente della forza di gravità e di tutte le altre leggi della fisica.
La trottola è reale?

Inception è un film del 2010 diretto da Christopher Nolan, regista visionario conosciuto per le sue pellicole enigmatiche e affascinanti, che esplora le vie del subconscio tramite la dimensione onirica del sogno.
Protagonista dell’obiettivo della cinepresa è Leonardo Di Caprio alias Dominic Cobb, di professione ladro, che si cimenta nell’estrazione di idee segrete dalle menti addormentate delle sue vittime. Cobb, aiutato da un team di esperti della truffa, dovrà riuscire in un’impresa utopica e pericolosa: innestare una nuova idea nella mente di un importante dirigente internazionale. Da qui si snodano le intricate vicende che legano i personaggi di questa missione in un turbine di pensieri e scene che trasvolano dall’action al dramma, dal thriller psicologico alla fantascienza, in una continua corsa contro il tempo.
Nolan è una mente diabolicamente geniale e si fa beffa dello spettatore catapultandolo in una dimensione che sfiora la follia. E il trucco funziona. Si resta con gli occhi incollati allo schermo, non c’è via d’uscita da quel labirinto che il talentuoso regista costruisce direttamente nella nostra testa. Si viene sballottati da una location all’altra senza neanche avere il tempo di riprendere fiato; il ritmo è incalzante, gli effetti speciali sbalorditivi, il montaggio scivola via come un manto di seta sul corpo sottile di una geisha, ma questo non è un viaggio materiale ad alta tensione, è un viaggio dentro noi stessi. Vendetta, riscatto, rancore, odio, amore, inquietudine sono solo poche briciole dei sentimenti umani che la pellicola tenta di sviscerare mentre l’azione segue il suo corso. Nolan bilancia alla perfezione teoria e pratica del sogno, mentre la colonna sonora di Hans Zimmer, noto compositore tedesco, avvolge la storia in un misterioso e magnetico groviglio di sensazioni. Chiavi di lettura infinite, stravolgimento delle convinzioni, capovolgimento della realtà, apparente disorientamento mentale. Tutto questo è Inception.
Il sogno è interpretato come un mondo alternativo di cui noi siamo gli architetti, noi i protagonisti, le piccole divinità che lo comandano. Ma attenzione! Come ogni cosa, anche il sogno ha bisogno del controllo o si corre il rischio di perdersi nei meandri della mente, privi di qualunque orientamento sensoriale, consumati nella memoria, prede indifese di noi stessi.
Simbolo del film è un piccolo oggetto, un totem, una sorta di portafortuna che il protagonista ha sempre con sé: una trottola. Tuttavia, ogni cosa ha un suo ruolo. Così, questa trottola a prima vista insignificante diventa indispensabile, la sola possibilità di comprendere se ci troviamo nella realtà o ancora nel sogno. La trottola è la nostra coscienza logica. Se la faremo girare e non si fermerà avremo la consapevolezza di essere nel sogno. È il nostro punto fermo, il pilastro.
Seguendo il percorso delineato da Cobb, ci immergiamo all’interno del suo cervello, in profondità, carpiamo i segreti più intimi, ci intrufoliamo nei suoi reconditi desideri, ci dimentichiamo di essere svegli … Emerge un dubbio, un tarlo che ci logora ronzando nelle nostre orecchie: dove siamo ora? È la realtà o è il sogno?
L’innesto è avvenuto dentro di noi. Il regista ha centrato in pieno il suo obiettivo.
La trottola cadrà? O continuerà a girare per sempre?

(Puoi leggere la recensione anche sul mio blog “The Secret Door” – http://moniaiori-thesecretdoor.blogspot.it/)

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3 Settembre 2012 in Inception

Brillante, ancora non mi capacito come un film del genere non abbia potuto vincere l’oscar alla migliore sceneggiatura (anche se a volte mi rincuoro quando penso che il premio diventa di anno in anno una grande farsa). Un viaggio in un mondo parallelo che è quello dei sogni che si snoda in sogni nei sogni, tutto curato nel minimo dettaglio, sullo sfondo di un thriller fantascientifico che ti tiene col fiato sospeso, una corsa contro il tempo decisamente fuori dagli schemi. Notevole prova per il protagonista Di Caprio, bravissimi gli aiutanti Gordon-Levitt e Tom Hardy, non mi convince fino in fondo l’eterna ragazzina Ellen Page, carismatico Ken Watanabe nei panni di Saito.

9,5

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1 Giugno 2012 in Inception

Bello, bello, bello! E’ da vedere senza porsi troppe domande, come una lunga, indimenticabile esperienza visiva, uditiva, mistica, intellettuale, onirica.
Nolan è un genio, regia, sceneggiatura, scenografie ed effetti da sballo.
Grande film!

15 Marzo 2012 in Inception

Che altro dire? Il miglior film che abbia mai visto…

CONCENTRAZIONE!!! / 20 Febbraio 2012 in Inception

E’ l’unica cosa che non devi perdere altrimenti il film non ha più senso.
E’ un viaggio nei sogni (argomento come gli spiriti a me molto indigesto…) ma con una buona idea e recitato come si deve.
Consigliarlo? Perché no ma non darei una critica da 10. Bel film, particolare anche molto durante la scena infinita del cammioncino che non tocca mai il fiume (ti viene da urlare: “E CADI!!!!”).
Certo è che non sarà tra i miei preferiti…

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12 Febbraio 2012 in Inception

l’ho visto ben tre volte e non mi sono mai annoiato
ogni volta trovo troppo lunga la scena della lotta nel corridoio dell’hotel in assenza di gravità e qualche cosa mi sfugge sempre
ma è sempre un piacere perdersi in questa storia dove ogni volta pur non riuscendo a trovare la soluzione precisa di tutti gli enigmi
ammetto quindi con sincerità: non ci ho capito molto ma mi è piaciuto un sacco!

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Il sogno… / 1 Febbraio 2012 in Inception

…di vedere un film almeno decente

29 Gennaio 2012 in Inception

Un film da dieci, ma più che per il film stesso (a cui 9 l’avrei comunque dato tranquillamente) per le mezz’ore passate dopo la visione a discutere con gli amici. Mille possibili soluzioni, e tutte in ogni caso valide. Complimenti, geniale.

11 Maggio 2011 in Inception

…nel sogno di Inception……….e Leonardo Di Caprio sempre più bravo!

la bellezza del videogioco / 6 Aprile 2011 in Inception

Io mi sono molto divertita, film meno pretenzioso del solito, quindi più accettabile dal mio punto di vista, girato molto bene.
La Ellen Page è l’unica ad essere totalmente fuori ruolo e fuori parte (se non mette su ciccia sono guai, sembra che, se solo le si avvicina un uomo, il film parlerà di pedofilia) da cotanto nome, Arianna, un personaggio utile solo a spiegare come funziona il congegno della costruzione dei sogni.

Più che un film che parla, riflette e tematizza il cinema mi sembra un film che si occupa del videogioco: il sogno/videogioco è condiviso, si costruisce su livelli, c’è sempre da affrontare un dispiegamento di gente che ti vuol fare fuori per non andare avanti (in ogni buon videogioco non imbelle c’è da sparare addosso a qualcuno che ti vuole far fuori), gli scenari nei diversi livelli cambiano, ma c’è sempre la stanza d’albergo e l’albergo in genere, lo scantinato, l’esotismo sino/giapponese, l’agguato ad una fortezza possibilemnte sulla neve (io ne ho giocati parecchi così), c’è sempre un segreto/pozione/chiave/foglio/oggetto magico chiuso dentro una cassaforte, e quando pensi che sia finito, ecco un livello suppletivo.. Insomma, tutto il possibile che è sempre contenuto dentro un videogioco. Spesso c’è anche la bellona un pochetto maliarda e cattiva.

Però molto divertente

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5 Aprile 2011 in Inception

Christopher Nolan dirige un altro splendido film, un pò complicato ma intenso e spettacolare. Unica avvertenza: è un film un pò complicato che bisogna cercare di seguire con la massima attenzione.
Muoversi nel subconscio e nei mondi dei sogni, questa l’idea da cui parte Nolan con il protagonista Leonardo Di Caprio (bravissimo) capace di muoversi nel subconscio delle persone x rubarne i segreti. Inizio un pò particolare e complesso ma sarà molto utile x il proseguo della storia. Infatti se si riesce a capire il meccanismo all’inizio, diventerà facile seguire la seconda parte del film quando verrà ripreso e ampliato la cascata di livelli dei sogni. Immagini spettacolari con l’immaginazione dedell’architetto Ellen Page che dà forma a un mondo fantastico.
Azione e intelletto usati in pari misura con protagonisti all’altezza; oltre ai due citati troviamo Ken Watanabe nei panni prima di vittima e poi di mandante del “ladro” Cobb. Poi i bravissimi Joseph Gordon-Levitt, il braccio destro di Cobb, e Tom Hardy, il falsario (quello anche un pò più scanzonato, il protagonista un pò più ironico). Inoltre compare Michael Caine (il suocero di Cobb), Lukas Haas (fa parte della prima “banda” di Cobb), Cillian Murphy (l’ultima “vittima”), Pete Postlethwaite (il padre di cillian Murphy) e Tom Berenger.
Il protagonista Cobb è inoltre tormentato dal fantasma della moglie (Marion Cotillard) e man mano che si procede si capisce cosa è successo. Lo scopo principale di Cobb è tornare a vedere i suoi bambini.
Insomma Nolan regala un’altra perla, con l’esplorazione dei meandri della mente umana, dei suoi ricordi e del pericoloso mix tra virtuale e reale che rischia di influenzare negativamente le nostre vite.
Appena un paio di cose da segnalare ma non le dico perchè rischio di anticipare troppo.
Attenti al finale!!

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A tavolino / 18 Marzo 2011 in Inception

Visivamente il film è bello, ma la sceneggiatura è ridondante, artificiosa. Sembra scritta da un computer, senz’anima. Dopo solo un giorno, ho dimenticato tutto.

gli spari sopra / 13 Marzo 2011 in Inception

mi viene da scrivere che genialata e che bella tessitura eccetera. però mi chiedo anche: perché i filmi americani finiscono tutti a sparatorie auto in fiamme inseguimenti eccetera. non si uccidono così anche le buone idee?

26 Febbraio 2011 in Inception

Ah che bel film! Era da tempo che non mi entusiasmavo così al cinema. Paragonabile a Matrix per l’ambientazione onirico-virtuale, per l’appassionamento alla trama, il coinvolgimento emotivo e la voglia di Capire con la c maiuscola dove andasse a parare la storia. Il film è un tuffo nel mondo dei sogni, di tutte quelle stranezze che esso racchiude, un esercizio di stile da parte del regista ma non solo, la trama all’apparenza complicata in realtà risulta lineare e non lascia grossi dubbi, eccezion fatta per qualche particolare che secondo me era voluto,e non frutto di qualche leggerezza o dimenticanza da parte di Nolan. Di sicuro è un film che appassiona, e che fa discutere all’uscita dal cinema, un film a cui i più pignoli piacerà trovare qualche difetto perchè di difetti non ne ha. E’ un film che ha bisogno di essere seguito con attenzione, perchè ricco di contenuti e di sofisticati espedienti narrativi. La regia è curata, gli effetti speciali anche, questo è un film che dimostra come il 3d possa anche essere totalmente inutile, quando alla base c’è un grande cast e una bella storia, degna dei più grandi scrittori di fantascienza (mi viene in mente Philip Dick). Complimenti a Nolan, che con questo film sicuramente si aggiudica un posto nella mia classifica dei registi preferiti.

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17 Febbraio 2011 in Inception

Concettualmente complesso ma narrativamente lineare, Inception parte da un’idea geniale e la arricchisce con elementi visionari e riferimenti culturali tutt’altro che banali. Un film sul subconscio che, però, avrebbe potuto approfondire maggiormente i risvolti psicologici, anziché affidarne la spiegazione a un grillo parlante. Il cast è perfetto: fra tutti Di Caprio, sempre più bravo nel ruolo dell’eroe maledetto, e Marion Cotillard, folle e bellissima.

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