23 Settembre 2012
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
L’orrore non è solo mostri e sangue: la paura (vera) è anche quella che nasce dalla degenerazione dei bisogni. Carpenter l’ha capito e ha imbastito un racconto che ha forti debiti nei confronti di Lewis Carroll e che punta il dito contro l’esaltazione del potere mediatico.
In questo caso, la tana del Bianconiglio è popolata da zombies e divinità malevole e, diciamocela tutta, la realtà non è poi tanto migliore.
Finale degno de L’ultimo uomo sulla Terra.
Recensione da Oscar
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