In the Market

Un’opprimente calura estiva che impedisce qualsiasi movimento superfluo e una naturale predisposizione al masochismo, questo è il giusto mix che mi ha portata fino ai titoli di coda.
Dialoghi praticamente inutili e mal recitati farciti da abbondanti citazioni e riferimenti a film avanti anni luce.
Fastidiose riprese su strada, accompagnate da una colonna sonora di dubbio gusto.
Trama scialba che porta alla fine giustamente meritata dei tre protagonisti, che muoiono nella macelleria di un minimarket, non prima però di essersi sorbiti una pippa sul cannibalismo, ripresa con molta probabilità da Baricco.

1 voto, per la spudoratezza del “regista/sceneggiatore/produttore” indipendente… ovviamente.