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In guerra per amore

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In guerra per amore
Regia:

A fimmina siciliana fedele è… basta che la tratti bene / 9 Settembre 2021 in In guerra per amore

Lo sbarco americano in terra sicula raccontato e romanzato da Pif in maniera molto romantica, allegra e leggera.
Una commedia italiana piacevole senza eccessi ma che corre facile.
Uno spaccato di storia dove Cosa Nostra ha definitivamente durante quegli anni piantato le sue torbide radici sostituendosi alla dittatura fascista.
“E se poi ci ammazzano?”
“Allora nun hai capito… In questo paese, cu campa e cu mori… lo decide… IO!”
Poteva essere più incisivo e pungente come film.
“Ma qui è così importante quello che pensa la gente?”
“Lieutenant, se la gente viene a sapere che a me non interessa cosa pensa la gente, cosa può pensare la gente di me?”
Commediola, nulla di più.
Ad maiora!
#filmaximo

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il voto sarebbe un 6.5 / 27 Aprile 2020 in In guerra per amore

Discreto film di Pif, stavolta siamo ai tempi della seconda guerra mondiale.
Gli americani decidono di iniziare a liberare l’Italia dalla Sicilia, ma per farlo stringono un patto con un mafioso.
Nel frattempo a New York Arturo (Pif) è un palermitano emigrato in America; è innamorato, corrisposto, di Flora (Miriam Leone)
che però è promessa sposa a Carmelo, figlio del braccio destro di Lucky Luciano. L’unico modo per impedire le nozze è che Arturo
ottenga la mano di Flora chiedendola al padre che si trova in Sicilia. Arturo allora si arruola per poter giungere sull’isola e chiedere la mano di Flora al padre..
Il film si sofferma sul fatto che gli americano stringendo il patto con la Mafia per potere liberare il Paese, in realtà hanno fatto risorgere e proliferare in ruoli di potere i mafiosi. Interessante il fatto che ad accorgersi della cosa è il tenente americano Catelli mentre Arturo è solo concentrato nella sua “missione” di chiedere la mano di Flora al padre.
Solo quando è troppo tardi Arturo si accorge del problema della Mafia; il film tratta un tema importante ma è narrato col solito spirito di Pif.
Curioso il duello tra le statue di Mussolini e della Madonna, particolari i personaggi dei truffatori Saro e Mimmo e forse meritava più spazio il giovane Sebastiano con la mamma Teresa (con il padre partito per la guerra).

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Quello che i libri di storia non dicono / 28 Gennaio 2018 in In guerra per amore

Un altro capolavoro di Pif, che concilia divertimento e cultura

Stile Pif / 2 Maggio 2017 in In guerra per amore

Si vede il tocco di Pif, commedia con lo scopo di farti conoscere e farti pensare. A differenza del primo film questo forse parte in sordina, ma è un crescendo fino al finale.

Credibile… / 18 Aprile 2017 in In guerra per amore

Con questo film, che qualcuno ha definito prequel del primo (La mafia uccide solo d’estate), Pif riesce a fare il bis, raccontando con ironia gli “intrallazzi” tra i portatori di democrazia americani e la mafia nella seconda guerra mondiale durante l’operazione Husky.
Il racconto di base, prende spunto dal cosiddetto Rapporto Scotten, secondo il quale, gli alleati, in Sicilia, avevano tre possibilità: combattere la mafia, abbandonare l’isola al suo controllo oppure allearsi con essa; e probabilmente è prevalsa la terza opzione!
Il film è raccontato così bene (a mio parere), che anche quando è il grottesco a farla da padrona, sei portato a crederci, nulla ti fa pensare il contrario; inoltre è scorrevole, non ci sono alti e bassi, riesce a mantenere l’attenzione durante tutto il film.
Ho apprezzato moltissimo la scenografia, il paese di Crisafullo, chiaramente immaginario, è stato assemblato con maestria.
Un film sicuramente da vedere.

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la storia la scrivono i vincitori, ma omettendo molte cose scomode / 11 Novembre 2016 in In guerra per amore

Che la mafia avesse avuto una forte impennata grazie allo sbarco degli americani nella seconda guerra mondiale era cosa risaputa, ma fa un certo effetto vedere tutto ciò rappresentato in un film, non ricordo che mai nessuno lo avesse fatto così chiaramente.
Inoltre che durante gli sbarchi gli americani ci avessero bombardato largamente e ampiamente uccidendo migliaia di italiani, anche questa cosa è conosciuta, ma non è chiaramente condivisa da tutti noi italiani, che ricordano solo le festanti accoglienze delle truppe americane che distribuiscono cioccolata e pacchetti di sigarette, ma prima hanno bombardato e ucciso migliaia di italiani, purtroppo è così.
Il film è bellissimo con citazioni davvero apprezzabili e mai nessun calo di attenzione. La coppia del cieco e dello zoppo, citazione del gatto e la volpe collodiani, e anche la ricostruzione di una famosa foto di Robert Capra, del vecchio contadino bassissimo che indica con un bastone la strada ad un militare americano accovacciato sui talloni. Solo il finale potrebbe apparire deludente per le speranze dello spettatore medio che si aspetta il lieto fine, ma è un film che ha una base storica, ed è per questo che il finale solo quello poteva essere.
Quindi, dopo un minimo di elucubrazioni interne, anche il finale risulta ok.

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