In guerra per amore
/ 20167.5129 votiNew York. Arturo desidera sposare Flora, ma la ragazza, figlia di italiani, è promessa ad un boss della malavita. Per convincere il padre di Flora a concedergli la mano della figlia, Arturo escogita un piano quantomai complesso: arruolarsi nell'esercito americano pronto a sbarcare in Italia per contrastare le forze nazifasciste e raggiungere, così, il paesino della Sicilia dove vive l'uomo.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: In guerra per amore
Attori principali:
Pif
Miriam Leone
Andrea Di Stefano
Stella Egitto
David Mitchum BrownMaurizio Marchetti, Sergio Vespertino, Maurizio Bologna, Antonello Puglisi, Samuele Segreto, Mario Pupella, Orazio Stracuzzi, Lorenzo Patané, Aurora Quattrocchi, Forest Baker, Rosario Minardi, Salvatore Ragusa, Domenico Centamore, Antonio Alveario, Salvatore La Mantia, Vincent Riotta, Eric Alexander, Claudio Ambrosetti, Daniel Emilio Baldock, Emma Cardillo, Gino Carista, Giovanna Centamore, Larry Kapust, Giuseppe Longinotti, Robert Madison, Alex Mariotti, Liborio Natali, Maurizio Nicolosi, Cristiano Pasca, Craig Peritz, Nika Perrone, Alessandra Pizzullo, Filippo Pucillo, Aldo Rapé, Matthew T. Reynolds, Mansur Senyonga, Maurizio Spicuzza, Dario Veca, David Kirk Traylor, Mauro Aversano, Francesco Baj, Alessio Vassallo, Mostra tutti
Regia:
Pif
Sceneggiatura/Autore: Marco Martani, Pif, Michele Astori
Colonna sonora: Santi Pulvirenti
Fotografia: Roberto Forza
Costumi: Cristiana Ricceri
Produttore: Mario Gianani, Lorenzo Mieli, Olivia Sleiter
Produzione: Italia
Genere: Drammatico, Guerra, Commedia, Storia, Romantico
Durata: 99 minuti
Dove vedere in streaming In guerra per amore
Lo sbarco americano in terra sicula raccontato e romanzato da Pif in maniera molto romantica, allegra e leggera.
Una commedia italiana piacevole senza eccessi ma che corre facile.
Uno spaccato di storia dove Cosa Nostra ha definitivamente durante quegli anni piantato le sue torbide radici sostituendosi alla dittatura fascista.
“E se poi ci ammazzano?”
“Allora nun hai capito… In questo paese, cu campa e cu mori… lo decide… IO!”
Poteva essere più incisivo e pungente come film.
“Ma qui è così importante quello che pensa la gente?”
“Lieutenant, se la gente viene a sapere che a me non interessa cosa pensa la gente, cosa può pensare la gente di me?”
Commediola, nulla di più.
Ad maiora!
#filmaximo
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Discreto film di Pif, stavolta siamo ai tempi della seconda guerra mondiale.
Gli americani decidono di iniziare a liberare l’Italia dalla Sicilia, ma per farlo stringono un patto con un mafioso.
Nel frattempo a New York Arturo (Pif) è un palermitano emigrato in America; è innamorato, corrisposto, di Flora (Miriam Leone)
che però è promessa sposa a Carmelo, figlio del braccio destro di Lucky Luciano. L’unico modo per impedire le nozze è che Arturo
ottenga la mano di Flora chiedendola al padre che si trova in Sicilia. Arturo allora si arruola per poter giungere sull’isola e chiedere la mano di Flora al padre..
Il film si sofferma sul fatto che gli americano stringendo il patto con la Mafia per potere liberare il Paese, in realtà hanno fatto risorgere e proliferare in ruoli di potere i mafiosi. Interessante il fatto che ad accorgersi della cosa è il tenente americano Catelli mentre Arturo è solo concentrato nella sua “missione” di chiedere la mano di Flora al padre.
Solo quando è troppo tardi Arturo si accorge del problema della Mafia; il film tratta un tema importante ma è narrato col solito spirito di Pif.
Curioso il duello tra le statue di Mussolini e della Madonna, particolari i personaggi dei truffatori Saro e Mimmo e forse meritava più spazio il giovane Sebastiano con la mamma Teresa (con il padre partito per la guerra).
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Un altro capolavoro di Pif, che concilia divertimento e cultura
Si vede il tocco di Pif, commedia con lo scopo di farti conoscere e farti pensare. A differenza del primo film questo forse parte in sordina, ma è un crescendo fino al finale.
Con questo film, che qualcuno ha definito prequel del primo (La mafia uccide solo d’estate), Pif riesce a fare il bis, raccontando con ironia gli “intrallazzi” tra i portatori di democrazia americani e la mafia nella seconda guerra mondiale durante l’operazione Husky.
Il racconto di base, prende spunto dal cosiddetto Rapporto Scotten, secondo il quale, gli alleati, in Sicilia, avevano tre possibilità: combattere la mafia, abbandonare l’isola al suo controllo oppure allearsi con essa; e probabilmente è prevalsa la terza opzione!
Il film è raccontato così bene (a mio parere), che anche quando è il grottesco a farla da padrona, sei portato a crederci, nulla ti fa pensare il contrario; inoltre è scorrevole, non ci sono alti e bassi, riesce a mantenere l’attenzione durante tutto il film.
Ho apprezzato moltissimo la scenografia, il paese di Crisafullo, chiaramente immaginario, è stato assemblato con maestria.
Un film sicuramente da vedere.
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