Recensione su Mission: Impossible - Fallout

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MI6 / 11 Settembre 2018 in Mission: Impossible - Fallout

Altro capitolo della saga di Ethan Hunt che si mantiene su ottimi livelli tra intrighi, humour e soprattutto azione al limite del possibile.
Stavolta Ethan (il solito Tom Cruise, che stavolta guida un elicottero senza controfigura) se la deve vedere con una pericolosa minaccia nucleare, legata al capitolo precedente.
Infatti i resti del Sindacato (vedi Rogue Nation) sono diventati un’organizzazione terroristica nota come gli Apostoli che cerca di impossessarsi di tre nuclei di plutonio.
Il film inizia con il solito messaggio autodistruttivo che annuncia la missione di Ethan; poi in una scena Ethan deve decidere tra salvare la vita a Luther (Ving Rhames) o difendere un nucleo di plutonio e la sua scelta metterà in pericolo milioni di persone.
Solita azione tra varie location che avrà il suo clou nel Kashmir; Ethan, Benji (Simon Pegg) che come al solito dà un tocco di humour al film, Luther e il capo dell’IMF (Alec Baldwin) dovranno cercare di salvare il mondo. Per farlo dovranno servirsi anche del balordo Solomon Lane (Sean Harris) arrestato da Ethan nel precedente episodio, e decidersi se fidarsi di due elementi estranei alla squadra: August Walker (Henry Cavill), agente della Cia mandato dalla Sloane (Angela Bassett) per supervisionare il loro lavoro, e Ilsa (Rebecca Ferguson), agente dell’MI6.
Alcune scene spettacolari e il valore aggiunto della bella presenza di Vanessa Kirby nei panni dell’ambigua “Vedova Bianca”. Torna anche Michelle Monaghan nei panni della moglie di Ethan Hunt (vedi MI3).

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