Recensione su Amata immortale

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6.5 / 3 Giugno 2013 in Amata immortale

L’interpretazione di Gary Oldman è da 8.
La sceneggiatura è da 6–.
La media sarebbe 7 meno qualcosa e per non star lì a guardare i decimi il voto più azzeccato è 6.5.
Bravissimo Oldman nel rendere Beetohoven in tutti i suoi conflitti interiori, nel suo dramma privato e nella sua tensione a superarsi. Il film, che si avvale anche di una buona scenografia e di una colonna sonora in equilibrio, ruota intorno alla sua personale interpretazione ma è carente nella consecutio temporis della storia. La sceneggiatura che vuol dare un tocco di mistero all’indagine postuma del suo assistente, salta un pò troppo sulla vita di Beethoven. Certo, non siamo al livello di Amadeus di Forman ma la sensazione è che si potesse osare di più.
E’ un bel film ma lascia l’idea che avrebbe potuto essere migliore.

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